Il Dio delle sorprese
Riflessioni del tempo d’Avvento di Luigi Testa*
L’angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nàzaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe. La vergine si chiamava Maria (Lc 1,26-27)
Ogni parola del racconto, con ritmo crescente, ci smarrisce e ci confonde.
In una città della Galilea – la parte più imbastardita di Israele, una terribile confusione di etnie, culture, lingue, religione. Nàzaret – il peggio del peggio: un villaggio di un centinaio di persone che vivono in case scavate nella roccia, tra gli animali.
Ad una vergine, promessa sposa – stai scherzando, vero, Signore?
Tu sei veramente il Dio delle sorprese, il Dio dell’impossibile. Mantieni sempre la tua promessa, ma nei modi che solo tu conosci, che solo tu puoi pensare, immaginare.
Insegnaci tu come si fa, o Maria, quando all’inizio saremo delusi, quando non capiremo, quando saremo confusi, quando lui verrà a mantenere a modo suo la promessa che ci ha piantato nel cuore.
*Luigi Testa è autore di testi a carattere giuridico e scrive su alcuni quotidiani nazionali. “Via crucis di un ragazzo gay” (Castelvecchi, 2024) è il suo primo libro di natura spirituale, altre sue riflessioni sono pubblicate anche su Gionata.org