Il Forum dei cristiani LGBT italiani e il vento dello spirito che soffia
Vivendo a Trieste, pur non essendo triestino, ho imparato a conoscere bene le caratteristiche del vento. Quando c’è bora se ne sente la voce, una gran voce, anche di notte mentre si cerca di dormire. E così è stato per me durante questo weekend: anche se cerchi di “dormire” lo Spirito Santo si fa sentire e ti sveglia. Lo Spirito Santo soffia, dove vuole, anche in un gruppo che per definizione è posto ai margini (se non fuori) dalla Chiesa (per lo meno quella Cattolica).
E ne ho avuto la conferma ascoltando le testimonianze e i racconti degli altri gay e lesbiche che come me cercano di conciliare la propria fede con l’omosessualità. Storie e percorsi diversi nei vari gruppi sparsi in Italia, che però confermano un versetto di San Paolo: “Vi sono diversità di carismi, ma uno solo è lo Spirito” (1 Cor 12,4).
Solo pochi anni fa, non avrei mai immaginato di vivere un’esperienza del genere. E se nel giugno 2008 non fossi andato a Bologna all’incontro pre-pride “Omosessualità nel cristianesimo: approcci alternativi”, probabilmente non sarei qui a parlarne. Lo Spirito soffia dove vuole, come vuole.
Il forum ha rappresentato per me un battesimo, dopo un catechismo fatto dall’esperienza bolognese, dagli incontri con i volontari di Gionata, dall’incontro al gruppo Kairos di Firenze, dalle chiacchierate telematiche con altri ragazzi provenienti da tutta Italia.