Il matrimonio tra gli omosessuali. Un rito e un diritto vecchio quanto la storia
Articolo di Jim Duffy* tratto dall’Irish Times (Irlanda), 11 Agosto 1998, liberamente tradotto da Adriano C.
Sebbene la chiesa lotti contro il tema dell’omosessualità, esiste una lunga tradizione di matrimoni tra persone dello stesso sesso che è indicatrivo dell’’atteggiamento cristiano verso le unioni omosessuali, infatti il matrimonio non è sempre stato un rito “eterosessuale”, come ora viene proposto.
Un museo d’arte di Kiev ci mostra una curiosa icona che proviene dal monastero di Santa Caterina sul Monte Sinai. Essa mostra due santi vestiti con abiti Cristiani. Tra di loro appare il tradizionale pronubus Romano (uomo migliore) che sovrasta quello che nell’iconografica romana tradizionale sarebbe il matrimonio di un marito e di una moglie.
Nell’icona, Cristo è il pronubus. C’è una cosa insolita però: i coniugi raffigurati sono due uomini.
San Sergio e San Bacco
L’icona ci sta suggerendo che sia stata santificata da Cristo un’unione omosessuale o tra persone dello stesso sesso? L’idea stessa inizialmente sembra scioccante. La risposta completa sui due uomini ritratti arriva da altre fonti, sono San Sergio e San Bacco, due soldati romani che divennero martiri cristiani.
Seppure l’abbinamento di santi, in particolare nella chiesa primitiva, non era insolito; l’associazione di questi due uomini fu considerata particolarmente intima.
Severo di Antiochia, nel sesto secolo ha spiegato che “nelle orazioni non dobbiamo separare [Sergio e Bacco] che erano uniti nella vita”.
Più brutalmente, nel resoconto definitivo circa la loro esistenza effettuato in Grecia nel X secolo, San Sergio viene apertamente descritto come “dolce compagna e amante” di San Bacco.
In altre parole viene confermato ciò che è implicito nell’icona precedente detta, che furono cioè una coppia gay che ha usufruito della celebrazione di un matrimonio omosessuale.
Il loro orientamento e relazione affettiva è stato apertamente accettato dai primi scrittori cristiani. Inoltre, in un’immagine che per alcuni occhi cristiani moderni potrebbe sconfinare nella blasfemia, l’icona ha Cristo stesso come testimone del loro pronubus, “migliore uomo” che vigila sul loro matrimonio omosessuale.
I matrimoni gay sono basati su amore genuino e devozione
L’idea stessa di un matrimonio Cristiano gay sembra incredibile, eppure, dopo una ricerca durata dodici anni negli archivi della chiesa Cattolica e Ortodossa di Yale, il professor John Boswell conferma che il matrimonio omosessuale Cristiano è esistito almeno fino al XVIII secolo.
Contrariamente al mito, il concetto Cristiano del matrimonio non è stato impostato rigidamente sin dai tempi di Cristo, ma si è evoluto nel tempo sia come concetto che come rituale.
Il Professor Boswell ha scoperto che oltre alle cerimonie di matrimonio eterosessuale nei documenti liturgici delle antiche chiese (e ben separati da altri documenti di diverso tipo quali benedizioni non-coniugali, adottamento di bambini, documenti terrieri) c’erano cerimonie chiamate, tra gli altri titoli, “ufficio per l’unione di persone dello stesso sesso” (X-XI secolo in Grecia) oppure “Ordinazione per unire due uomini” (sec. XI e XII). Questo suona sicuramente come fosse un matrimonio gay.
Il professor John Boswell conseguì il dottorato di ricerca in Storia presso la Harvard University nel 1975 e divenne professore ordinario all’Università di Yale nel 1982.
Le cerimonie descritte da Boswell hanno tutti i simboli contemporanei di un matrimonio:
1. Una comunità raccolta in chiesa;
2. La benedizione della coppia di fronte all’altare;
3. Le loro mani destre unite come nei matrimoni eterosessuali;
4. La partecipazione di un sacerdote;
5. La celebrazione dell’Eucaristia;
6. Un banchetto di nozze al termine della celebrazione.
Tutti questi simboli sono contemplati nei disegni fatti al tempo dell’unione omosessuale tra l’Imperatore Bizantino Basilio I (867-886) e il suo compagno John.
Tali unioni omosessuali sono state celebrate in Irlanda nel tardo secolo XII e inzio del XIII, come viene registrato dal cronista Gerald di Galles (Geraldus Cambrensis).
Boswell elenca in dettaglio alcune cerimonie di unioni tra persone dello stesso sesso trovate negli antichi domenti liturgici della chiesa.
Un documento greco del XIII secolo dal titolo “Ufficio per la solenne Unione tra persone dello stesso sesso” invocava i Santi Sergio e Bacco, chiamati da Dio a “rendere la grazia a questi tuoi servi di amarsi l’un l’altro e di rispettarsi senza odio e non causare motivo di scandalo per tutti i giorni della loro vita, con l’aiuto della Santa Madre di Dio e di tutti i tuoi santi”.
La cerimonia finiva con: “Ed essi baceranno il Santo Spirito e [si baceranno] l’un l’altro, e sarà concluso”.
Un altro documento Serbo-Slavo del XIV secolo dal titolo “Ufficio per l’unione di persone dello stesso sesso”, unendo tra di loro due uomini o due donne, prevedeva che la coppia avesse le mani destre unite sul Vangelo e reggessero una croce con le mani sinistre.
Dopo aver baciato il Vangelo, alla coppia veniva chiesto di baciarsi l’un l’altro, poi il sacerdote, dopo aver innalzato l’Eucaristia, avrebbe dato loro la Comunione.
Registrazioni di antichi matrimoni si possono trovare attraverso l’intera Europa
Boswell ha trovato registrazioni di unioni omosessuali in diversi archivi, da quelli in Vaticano, a San Pietroburgo, a Parigi, Istanbul e nel Sinai, essi risalgono ad un periodo tra l’ottavo e il diciottesimo secolo.
E non è stato il primo a fare una tale scoperta, il domenicano Jacques Goar (1601-1653) include tali cerimonie in una raccolta stampata di libri di preghiera greci.
Mentre l’omosessialità veniva tecnicamente considerata illegale dalla tarda epoca romana, è solo dal XIV secolo che i sentimenti anti-omosessuali hanno investito l’Europa Occidentale. Eppure vennero continuamente celebrate unioni omosessuali.
Nella Chiesa di san Giovanni in Laterano a Roma (tradizionalmente sede parrocchiale del Papa), secondo un rapporto del 1578, più di tredici coppie furono “sposate” in una Messa, con l’apparente collaborazione del clero locale “Prendevano la comunione insieme, usando la consueta Scrittura nuziale, dopo di che mangiavano e dormivano insieme”.
Gli omosessuali sono stati insieme per centinaia di anni
Un’altra unione donna con donna viene registrata in Dalmazia nel XVIII secolo. Molte affermazioni storiche discutibili sono state realizzate recentemente da alcuni autori sul quotidiano The Irish Times.
Lo studio accademico di Boswell tottavia, è così ottimamente ricercato negli studi e nelle fonti da porre domande fondamentali sia ai moderni leaders della chiesa che ai Cristiani eterosessuali circa la loro attitudine nei riguardi dell’omosessualità.
Ignorare le prove nei propri archivi sarebbe una vile scappatoia per la Chiesa. L’evidenza dimostra in modo convincente che quello che la chiesa moderna pretende con il suo atteggiamento costantemente immutabile sull’omosessualità in effetti non è assolutamente come dovrebbe essere.
Ciò prova che per gran parte degli ultimi due millenni, nelle chiese parrocchiali e nelle cattedrali di tutta la cristianità, dall’Irlanda a Istanbul e persino nel cuore di Roma stessa, le relazioni omosessuali sono state acettate come valide espressioni di una capacità data da Dio ad amare e ad impegnarsi con un’altra persona, un amore che potrebbe essere celebrato, onorato e benedetto nel nome e per il tramite dell’Eucaristia, alla presenza di Gesù Cristo.
* Jim Duffy, l’autore di questo articolo, è un giornalista politico, commentatore e ricercatore Irlandese.
Testo originale: Did you know that Gay Marriage is as old as history?