Il potere dello Spirito è più forte del mondo (At 1:1-11)
Riflessioni bibliche* di David O. Jenkins, Bridgette Young e Mark D. Jordan tratte dal progetto Out in Scripture (Stati Uniti), del gennaio 2007, liberamente tradotte da Giacomo Tessaro
Ambedue i testi, tratti da Atti 1:1-11 e Luca 24:44-53, raccontano una storia di ascensione. In Luca, Gesù sale in cielo dopo essere apparso ai suoi discepoli il giorno della sua resurrezione; li benedice mentre viene portato in cielo e i discepoli se ne tornano con grande gioia lodando e adorando Dio. In Atti, presumibilmente quaranta giorni dopo, quando Gesù appare loro di nuovo, gli chiedono se è ritornato per restaurare la nazione di Israele alla sua antica gloria e potere politico.
La risposta che Gesù dà non è particolarmente chiara o confortante: in pratica dice “Non potete saperlo ora”. Poi promette che lo Spirito Santo tornerà a dare loro forza per essere testimoni in tutto il mondo.
In Luca i discepoli sono pieni di gioia e speranza. In Atti sono confusi e perplessi. Sono letteralmente lasciati con il naso per aria. Spesso i nostri incontri con Dio ci lasciano in una maniera o nell’altra. Quando sentiamo che Dio non è stato presente con noi e ci ha lasciati tribolare da soli, ogni segno della Divina Presenza ci fa saltare di gioia e lodare Dio per la grazia ricevuta. Quando siamo smarriti e confusi e le risposte criptiche di Dio alle nostre pressanti domande ci lasciano ancora più dubbiosi, siamo inclini a stare con il naso all’aria, pensando “Cosa hai detto?”.
– Quando avete sentito che Dio era vicino? Quando avete sentito che era lontano?
Il potere del racconto dell’ascensione è che i seguaci di Gesù continuano ad avere esperienza del Gesù vivente. Sia in Luca che in Atti, fino al momento in cui viene portato via, Gesù insegna il significato dei profeti ebrei e del regno di Dio. Ovviamente il suo insegnamento non era terminato alla sua morte. Non termina nemmeno quando il corpo resuscitato di Gesù scompare dalla nostra vista, ma continua attraverso lo Spirito, che Gesù manda perché continui ad insegnare.
In Efesini 1:15-23 Paolo prega per il dono di questo stesso Spirito mentre scrive ai nuovi cristiani di Efeso. Diventare un cristiano significa ricevere “uno spirito di sapienza e di rivelazione” (versetto 17) che ci porterà a una conoscenza e a una fiducia più piene sul definitivo potere di Gesù sul mondo, per quanto temibili sembrino le potenze del mondo.
La fiducia in Gesù e il dono del suo Spirito dovrebbero confortare lesbiche, gay, bisessuali e transgender. Non solo ci assicurano che esiste un potere più profondo – e dolce – degli oppressori terreni, ma che anche noi abbiamo ricevuto una parte di questo potere perenne. La Bibbia cristiana ci insegna che Gesù ha altro da dire rispetto a ciò che dice la sola Bibbia. Ecco perché manda lo Spirito a ciascun credente. I cristiani non dovrebbero sorprendersi dell’accrescersi della loro comprensione dell’opera di Dio attraverso la sessualità umana. Dovrebbero aspettarselo.
– In che modo possiamo accrescere la nostra comprensione dell’opera di Dio attraverso la sessualità, i costumi e le interazioni umane?
Il Salmo 46 (47) attesta la perenne presenza di Dio mettendo in primo piano la sua sovranità su tutta la creazione. In mezzo alle lotte, alle guerre e alle carestie di Israele questo salmo ricorda al popolo il regno senza fine di Dio su tutte le cose e tutti gli uomini, anche quando il telegiornale della mattina non convince molto. Siamo chiamati a celebrare il regno di Dio, a vivere una vita gioiosa. Quando i segni del mondo danno ad intendere che Dio ci ha abbandonati, gli antichi salmi ci ricordano la possibilità di portare testimonianza alla speranza e alla fiducia.
– Quali prove vedete intorno a voi che il regno divino di giustizia, amore ed eguaglianza sta per irrompere? Quali sono le vostre preghiere? Dove desiderate che Dio regni?
La nostra preghiera
Dio che sostenta
bramiamo di sentire la tua presenza
specialmente quando le parole da sole portano poco conforto.
Vieni Spirito, cresci in noi,
così che possiamo radicarci nelle tue visioni di giustizia e misericordia.
Apri le nostre braccia,
così che possiamo alleviare i fardelli del prossimo.
Parla attraverso le nostre bocche, così che possiamo confortare gli afflitti.
Muovi i nostri piedi, così che possiamo marciare
in solidarietà con chi vive ai margini.
Nel nome del Gesù risorto
Amen
* I passi biblici sono tratti dalla Bibbia di Gerusalemme/CEI
Testo originale: Easter to Pentecost Year C