Il Rapporto 2016 sui gruppi di cristiani LGBT in Italia
Quest’anno, tra le tante novità del IV Forum dei Cristiani LGBT italiani di Albano Laziale (15-17 aprile 2016), avrà luogo la presentazione del “Rapporto 2016 sui gruppi di cristiani omosessuali e la pastorale LGBT in Italia” che sarà curato da Giuliana Arnone, dottoranda dell’Università degli Studi di Padova Dipartimento di Scienze Storiche, Geografiche e dell’Antichità (DiSSGeA). Il Rapporto 2016 non vuol essere solo una semplice fotografia della complessa realtà dei gruppi di Cristiani LGBT italiani, ma vuol indagare anche su come questi vedono se stessi e si rapportano con le realtà, di fede e non, che li circondano.
Per poter raccogliere queste informazioni ogni gruppo di cristiani LGBT italiano è stato invitato a compilare online un questionario, le cui domande potete visionare qui, al fine di poter raccogliere le informazioni richieste. Un questionario che si divide in quattro parti:
– La prima esplora le caratteristiche di ogni gruppo (l’anno di nascita; il numero dei partecipanti; la presenza di giovani, donne, transessuali al loro interno; le attività che vengono svolte, etc…);
– La seconda indaga più in dettaglio il tema dell’incisività della pastorale LGBT in ambito cattolico ed evangelico;
– La terza chiede ai partecipanti ai gruppi di esprimere una opinione su alcuni temi inerenti la fede e l’omosessualità e di sottoscrivere le affermazioni più votate nei singoli gruppi;
– La quarta cerca di mette in luce il dialogo che i gruppi instaurano con le realtà esterne (con gli gruppi lgbt o con le realtà non cattoliche)
Ogni singolo gruppo di cristiani LGBT avrà tempo fino al 20 marzo 2016 per compilare il questionario online, poi tutti i risultati saranno elaborati e presentati al IV Forum dei Cristiani LGBT italiani di Albano Laziale sabato 16 aprile 2016.
Scrive la dottoressa Giuliana Arnone, curatrice della ricerca per il Forum dei Cristiani LGBT italiano, che:
“mi preme spendere solo qualche parola sulla compilazione del questionario da cui si originerà il Rapporto 2016, poiché il limite (tra infiniti altri) di ogni questionario è quello di risultare poco chiaro per chi pazientemente cerca di rispondere alle domande.
Lo scopo della prima parte del questionario è quello di fare un po’ il punto della situazione dei gruppi lgbt cristiani e di mettere in luce le caratteristiche di ogni gruppo e le motivazioni che spingono le persone a partecipare alle sue attività (macro-domanda n°1) e i cambiamenti sul tema dell’incisività e della pastorale in ambito cattolico ed evangelico (domande n°2-3-4-5 )
Una sezione del tutto nuova è invece quella inerente le definizioni (n°6). Questa è una parte abbastanza delicata poiché poco descrittiva e più interpretativa, che si concentra maggiormente sulla percezione che il gruppo ha di se stesso. Tra le varie domande inerenti, ad esempio, chiediamo: “il gruppo preferisce definirsi ‘cristiano’, ‘cattolico’ ‘evangelico’?”.
Il motivo per cui ho proposto di aggiungere questa parte è perché sarebbe interessante indagare non solo le caratteristiche del gruppo e il dialogo che ha instaurano con il proprio contesto, ma anche l’idea che i gruppi hanno di se stessi. Lo scopo non è quello di appiattire le normali differenze di visione che ogni movimento ha al suo interno, ma semplicemente di portare alla luce le definizioni e le affermazioni che dai gruppi risultano maggiormente condivise.
Le ultime domande invece si concentrano sul dialogo che i gruppi instaurano con altre realtà non specificatamente cristiane (n°7), indagando se c’è un rapporto con le altre realtà lgbt cittadine? Questa sezione è utile per comprendere la conoscenza e il grado di dialogo che i gruppi di Cristiani LGBT instaurano all’interno del proprio contesto di appartenenza“.
Crediamo che il “Rapporto 2016 sui gruppi di cristiani omosessuali e la pastorale LGBT in Italia” sia un momento importante, perciò stiamo sollecitando a contribuire alla sua redazione tutte le realtà dei cristiani LGBT italiani, siano essi gruppi o associazioni, sia realtà grandi che piccole, locali o nazionali, consolidate o in divenire.
I dati raccolti contribuiranno alla redazione del Rapporto 2016 che contribuirà a scattare una foto d’insieme sul movimento dei cristiani LGBT italiani e permetterà di capire quanti sono, cosa pensano e dove stanno andando.