Il sentimento proibito. Lessico dell’amore gay nei paesi del Magreb
Se la sessualità è in genere un argomento tabù nei paesi del Magreb, l’omosessualità lo è doppiamente. E se non è sempre facile parlarne senza far stridere i denti, è ancora più difficile accettarla.
Così la vita quotidiana dei gay è un interminabile gioco a nascondiglio con la società. E talvolta anche tra gay! Ecco alcuni squarci di vita.
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Al lavoro
Samir : ‘Ho una buona formazione in hôtellerie, ma sono sempre disoccupato, in quanto non ho potuto adattarmi alla vita professionale. Sono stato assunto come chef di partita in un albergo di lusso.
Da me dipendevano bei ragazzi. Passavo il tempo a corteggiarli e questo mi faceva essere il bersaglio delle beffe dei miei colleghi. Il direttore d’albergo era gay e perfino lui non ha sopportato la cosa.
Samir : Quando il mio compagno è geloso, sono contento. Quando alza le mani per colpirmi, lo sono ancora di più. Infatti, mi sento come se mi trattasse davvero come la sua donna. Il che mi riempie di gioia ‘.Chaker : A casa faccio tutto quello che non posso fare in pubblico: depilarmi, truccarmi, indossare le minigonne e portare tacchi a spillo.Samir : Vivevo insieme a X, proprio come marito e moglie. Ero la moglie e lo ero animo e corpo. Facevo da mangiare , gli lavavo le camicie e gli stiravo i pantaloni.
Provavo molto piacere a fare quello che mi chiedeva. Un giorno, però, una telefonata anonima ci ha denunciato ai nostri genitori. Allora, il mio uomo è dovuto andare all’estero per farsi dimenticare.Samir : Un giorno ho detto al mio compagno di voler poter essere messa incinta e avere un bambino da lui. Mi sento frustato non poter essere completamente donna. Talvolta, mi sorprendo a fare gesti tipici delle donne incinte.
Chaker : Spesso si organizzano feste e si è accompagnati dal proprio compagno. Una sera i vicini si sono lamentati del frastuono e hanno chiamato la polizia.
Gli agenti, dalla porta socchiusa, hanno creduto vedere delle donne. Infatti, alcuni erano truccati e indossavano abiti da sera.
Così il loro stupore fu enorme quando, pochi minuti dopo il loro arrivo, hanno visto uscire solo ragazzi. Erano convinti di aver scoperto una casa di appuntamento.
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François : La pedofilia sembra un fenomeno particolare della società arabo-musulmana. I luoghi per consumarla sono i bagni turchi che funzionano come valvole ad una sessualità da sanzionare.Mounir : ‘ Certo, certi hammam sono noti per essere luoghi di rimorchio. Ma quando ci vado, rimorchiare è l’ultima delle mie preoccupazioni’.Farid : Nei Paesi del Magreb non vi è né comunità né cultura omo. D’altronde, non amo questa etichetta che riduce l’uomo ad un solo aspetto della persona: la sessualità. Creare club o associazioni omo varie non ha alcun senso. Noi magrebini non abbiamo nessun interesse a copiare il modello europeo. Le nostre società , come pure i nostri problemi, sono diverse. Personalmente, preferisco vivere le mie ribellioni in maniera individuale.
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Samir : Talvolta mi chiedono se anche mio fratello, quello più piccolo, è gay. E questa domanda mi fa agitare, mi fa sentir male,perché non voglio che si dica qualcosa del genere su di lui. La mia famiglia sa che sono gay. Mio padre è comprensivo. Mi rispetta e mi fa domande in proposito.
Poco tempo fa, ha chiesto il mio parere sul fidanzato di una delle mie sorelle. Un giorno, mi ha chiamato in disparte e mi ha detto che , come per sbarazzarsi di un pesante fardello, “con l’età capirai che hai intrapreso un vicolo cieco”.
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Chaker : Sono rari i genitori dei gay che ignorano davvero l’orientamento sessuale del figlio o della figlia. Ai miei, quando l’hanno saputo, non è andata giù. Mio padre mi ha ferito con le parole che ha usato. Gli ho promesso di smettere di frequentare i ragazzi, ma non ho potuto mantenere la parola. Continuo a vivere la mia omosessualità di nascosto. Quanto alla famiglia, fanno finta di non saper niente. Meglio così, sia per loro che per me!.
Mounir: Vi sono giovani gay che si prostituiscono . Vestono bene in genere e si incollano ai bar degli alberghi di lusso per pescare qualche straniero in cerca di amicizie maschili.