Il vescovo belga di Anversa chiede alla chiesa cattolica di benedire le coppie gay
Articolo di Francis DeBernardo pubblicato sul blog Bondings 2.0 (Stati Uniti) il 30 dicembre 2014, liberamente tradotto da Alberto
Il Vescovo di Anversa, Belgio, mons. Johan Bonny e’ stato intervistato dal quotidiano belgo-fiammingo De Morgen il 27 Dicembre 2014. Il Vescovo ha esplicitamente incoraggiato la Chiesa cattolica a riconoscere la fedeltà e l’impegno nelle coppie omosessuali allo stesso modo con cui già li riconosce in quelle eterosessuali. La notizia e’ stata tradotta e riportata in inglese dal settimanale cattolico americano The National Catholic Reporter .
Tra i passaggi dell’intervista segnaliamo il seguente in cui il vescovo di Anversa dice: “Dovrebbe esserci il riconoscimento delle diverse forme di relazione. Dobbiamo guardare all’interno della Chiesa per un riconoscimento formale del tipo di relazione interpersonale che intercorre anche nelle molte coppie omosessuali.
Cosi’ come esiste una varietà di strumenti legali per conviventi nella società civile, così dobbiamo arrivare a diversi tipi di unione all’interno della Chiesa. …I valori intrinsechi sono per me più importanti della questione istituzionale. L’etica Cristiana e’ basata su relazioni durature in cui esclusività, lealtà, e cura dell’altro sono centrali.”
Il Vescovo Bonny ha riconosciuto che il pontificato di Papa Francesco, che ha offerto una maggiore aperture alle questioni LGBT, lo ha motivato a parlare apertamente.
Alla domanda sul se e quando la Chiesa comincerà a benedire le coppie gay e lesbiche, ha risposto: “Personalmente, penso che la Chiesa debba prendere coscienza dell’effettivo spessore delle coppie gay e lesbiche. Le forme di unione e di condivisione genuine delle proprie vite dovrebbero incontrare gli stessi criteri auspicati in un matrimonio ecclesiastico…. E dobbiamo riconoscere che questi criteri possono ritrovarsi anche in altri tipi di relazioni umane e che ognuno deve ricercare il proprio modello per forgiare la propria relazione”.
Il Vescovo Bonny ha dichiarato che si debba comunque riservare al matrimonio eterosessuale un posto unico nella Chiesa: “Il matrimonio continuerà a mantenere il suo particolare carattere sacramentale e la sua forma liturgica. Tuttavia questa particolarità non deve essere esclusiva e non deve chiudere la porta ad altri modelli di relazione le cui qualità intrinseche la Chiesa può ormai riconoscere.”
“Dobbiamo ricercare un riconoscimento formale della realtà di relazione che esiste all’interno di molte genuine coppie gay e lesbiche.
Il riconoscimento deve diventare esso stesso un matrimonio sacramentale? Forse la Chiesa dovrebbe riflettere meglio sulle diverse opzioni. C’e’ una discussione simile in corso sul riconoscimento dei matrimoni civili. In Belgio il matrimonio civile e’ lo stesso per coppie etero e omosessuali.”
E’ la prima volta che un Vescovo chiede esplicitamente il conoscimento delle coppie omosessuali, anche se altri Vescovi in passato avevano espresso il proprio supporto a questa idea. Negli anni ’90, il Vescovo Jacuqes Gaillot di Evreux in Francia era stato rimosso anche perché aveva benedetto un’unione omosessuale.
Il Vescovo Geoffrey Robinson, Vescovo ausiliario di Sydney, Australia, ora a riposo, ha sostenuto il bisogno che la Chiesa cattolica ridefinisca la sua etica sessuale in modo più progressista e più aperto alla possibilità di riconoscere e benedire le unioni omosessuali.
Ormai sono sempre più i Vescovi cattolici e i pastori delle altre confessioni religiose cristiane che riconoscono la legittimità’ delle coppie omosessuali. Lo scorso settembre, il vescovo Bonny pubblico’ una lettera indirizzata al Sinodo straordinario per le famiglie in cui chiedeva maggiore aperture per le coppie gay e lesbiche, per i divorziati risposati e per i conviventi.
L’articolo del The National Catholic Reporter ha citato anche il Professore Rik Torfs, studioso di diritto canonico e rettore dell’Università Cattolica di Lovanio, che ha evidenziato l’importanza delle dichiarazioni del vescovo di Aversa, “Non bisogna sottovalutare l’importanza delle parole del Vescovo Bonny. Egli infatti richiede un cambiamento di principi ritenuti per lungo tempo immutabili, qualcosa che nessun altro Vescovo avrebbe potuto affermare durante i pontificate dogmatici di Giovanni Paolo II e Benedetto XVI.”
Testo originale: In Historic First, Belgian Bishop Calls Church to Bless Lesbian & Gay Couples