Il vescovo Stowe: “Papa Francesco mi ha spinto ad ascoltare i cattolici LGBT+”
Testo di Jeromiah Taylor*, pubblicato su New Ways Ministry (Stati Uniti) il 29 aprile 2025. Liberamente tradotto dai volontari del Progetto Gionata.
Il vescovo John Stowe, OFM Conv., ha rivelato che è stato Papa Francesco a ispirarlo ad ascoltare più da vicino le persone cattoliche LGBTQ+.
In una riflessione pubblicata sul sito Outreach, il vescovo della diocesi di Lexington, nel Kentucky, ha spiegato che Papa Francesco “ha dato concretezza alle parole” applicando la sua formazione gesuita alla pastorale.
Scrive Stowe: “Papa Francesco inizia con la cura personalis, cioè con l’attenzione alla persona, prima ancora di considerare la classe o la categoria a cui appartiene. Francesco ha cercato di formare pastori pronti ad accompagnare le persone e a discernere con loro come diventare discepoli migliori”.
Nel 2017, l’esempio di Francesco e la proclamazione dell’Anno Giubilare Straordinario della Misericordia del 2016 hanno spinto Stowe ad accettare l’invito di New Ways Ministry a intervenire al loro Simposio Nazionale.
Descrivendo le sue impressioni sull’evento, il vescovo ha raccontato:
“Non mi ha affatto sorpreso trovare un pubblico di credenti ferventi, profondamente radicati nella nostra fede cattolica, desiderosi di ricevere una parola di conferma e di sapere di essere visti e amati. Ho condiviso una semplice riflessione sulle azioni di Gesù verso i margini e sulle critiche che riceveva: tutto questo ha risuonato profondamente con questa comunità LGBTQ e con le persone a loro care”.
Dopo il simposio, Stowe ha ricevuto quella che ha definito “una valanga di email da tutto il paese e anche dall’estero”, molte delle quali gli chiedevano se avesse proclamato in quell’occasione l’autentico insegnamento della Chiesa. La sua risposta è stata netta:
“Non ho avuto alcuna difficoltà ad affermare che lo avevo fatto”.
Ha poi approfondito il senso di quelle domande:
“Credo che ciò che davvero volevano sapere era se avessi pronunciato un giudizio sul loro ‘stile di vita’ e se avessi ribadito la condanna degli atti sessuali fuori dal matrimonio sacramentale. Ma quel pubblico conosceva fin troppo bene la descrizione contenuta nel catechismo degli atti omosessuali come peccati gravi e disordinati. Ciò che avevano sentito molto meno, invece, era l’affermazione, presente nello stesso catechismo, della loro dignità come figli e figlie amati da Dio, che devono essere protetti da ogni discriminazione”.
Il vescovo ha ricevuto anche una comunicazione dal Nunzio Apostolico negli Stati Uniti, il quale gli ha segnalato le lamentele ricevute dal suo ufficio in merito al discorso pronunciato da Stowe. Dopo un periodo di discernimento, il vescovo ha deciso di rispondere in modo diretto, spiegando che stava semplicemente facendo ciò che Papa Francesco aveva chiesto nell’Anno della Misericordia. Il nunzio ha risposto con parole di gratitudine.
Ha concluso così:
“Ma la gratitudine più grande è arrivata da tante persone LGBTQ cattoliche, che si sono semplicemente sentite viste, riconosciute e confermate nella loro dignità e nel loro cammino di fede”.
* Jeromiah Taylor è redattore per New Ways Ministry, un’organizzazione statunitense cattolica che dal 1977 lavora per costruire ponti tra le persone LGBTQ+ e la Chiesa.
Testo originale: Bishop: Pope Francis Inspired Me to Listen to LGBTQ+ Catholics