In Francia una lesbica aggredita e picchiata nell’indifferenza generale

Tre ragazze passeggiavano tranquillamente nella rue Serpentoise, un grande viale di Metz (importante città del nord della Francia ndt) verso le 20 di lunedì 3 agosto,quando sono state prese da parte da tre uomini, sui vent’anni.
“Non stavamo facendo niente di speciale,stavamo andando a cena.Io sono un po’ ragazzo mancato, con un taglio di capelli corti “precisa Isabelle che aveva richiesto ai tre uomini di smetterla di importunarle.
Le sue amiche l’hanno presa per il braccio dicendole di “lasciar perdere”. Altre ingiurie di natura sessuale sono seguite agli insulti omofobici. Le parole oscene sono partite a raffica. Isabelle non si è scoraggiata,esigendo scuse immediate.
Poi tutto si è svolto velocemente.Il più vendicativo dei tre uomini ha spintonata la ragazza gettandola a terra.La sua testa ha urtato sull’asfalto sul lato destro.Nessun passante si è fermato.
“In seguito non mi ricordo di nulla,sono svenuta”.L’aggressore ha dato un forte calcio al collo di Isabelle.
Dozzine di passanti che si trovavano nella strada,a pochi metri,non sono intervenuti.I tre uomini se ne sono andati,incuranti di chiunque,lasciando Isabelle incosciente,a terra,e le sue amiche in preda al panico.Isabelle è stata portata all’ospedale di Metz dove ha ripreso conoscenza e da dove è stata dimessa tre ore dopo con una minerva (un collare vertebrale ndr) intorno al collo.
“Sono andata verso mezzanotte a sporgere denuncia al commissariato di Metz dove sono stata accolta molto bene. Il giorno dopo ho contattato l’associazione Couleurs Gaies (associazione Lgbt lesbica,gay,bisex,trans).
E’ stata organizzata una marcia di solidarietà sabato 8 agosto (2009)sul luogo dell’aggressione dall’associazione Lgbt. Da 150 a 200 persone hanno risposto all’appello. Volontari Lgbt ma anche organizzazioni di difesa dei diritti umani.
E’ stata aperta un’inchiesta che si presenta difficile. La telecamera di sorveglianza installata nella corsia pedonale era fuori servizio.
Testo originale
Metz: une lesbienne frappée dans l’indifférence générale