In India, dopo 149 anni, l’omosessualità non è più reato
Un grande ostacolo è stato superato dalla comunità omosessuale indiana con la depenalizzazione dell’omosessualità, (Ndr il 2 luglio 2009), da parte dell’Alta corte di New Delhi.
Questa decisione, che avviene 149 anni dopo l’instaurazione del Codice penale degli Inglesi (1), si applica per ora solo nella capitale dell’India. I gay di New Delhi hanno manifestato la loro gioia.
L’articolo 377 del Codice penale indiano punisce con dieci anni di carcere gli atti sessuali “contro natura”. Un arcobaleno è passato giovedì sopra l’India. Quello, a sei colori,della comunità omosessuale.
L’Alta corte di New Delhi ha giudicato giovedì che l’articolo 377 del Codice penale indiano “criminalizza le relazioni sessuali tra adulti consenzienti”, in violazione di numerosi articoli della Costituzione indiana.
L’omosessualità non è piú un reato. Purtroppo la giurisdizione di questa corte riguarda solo la capitale ma il suo grande valore simbolico potrebbe farà applicare la legge a tutto il paese. In caso contrario la questione potrebbe essere risolta dalla corte suprema. Questa sentenza avviene 149 anni dopo l’instaurazione del Codice penale indiano da parte degli inglesi.
L’articolo 377 punisce con dieci anni di prigione e perfino con l’ergastolo “le relazioni carnali con un uomo,una donna o un animale”. L’eredità coloniale britannica ha causato dei soprusi indescrivibili a generazioni di indiani e nei paesi del Commonwealth (2), sostiene la direttrice aggiunta del programma Asia Pacifico di Amnesty, Madhu Malhotra.
E’ la fine di una battaglia durata dieci anni per la Naz Foundation, una ong (un’organizzazione non governativa) per la difesa dei diritti sessuali, di cui il ricorso depositato nel 2001 per contestare la validità costituzionale dell’articolo 377 inizialmente era stato respinto dalla Alta corte di New Delhi nel 2004.
La sua presidente,Anjali Gopalan, si è rallegrata di una decisione (quella del 2 luglio 2009 ndr) che “rispetta i diritti dell’uomo senza tener conto della sessualità o dell’orientamento sessuale della gente”.
La decisione dell’Alta corte dovrebbe permettere di lottare più efficacemente contro l’Aids, perché da tempo numerosi gay evitano di farsi rintracciare per paura di essere stigmatizzati o minacciati da quando sono stati assillati o hanno subito violenze sessuali da poliziotti denunciate da varie associazioni.
L’ONUSIDA (3) stima che la decisione “va a sancire un importante precedente nel mondo”. Le reazioni più ostili sono venute dalle più alte cariche religiose indù,musulmane e cristiane (4).
In particolare l’Imam della grande moschea di New Delhi Ahmed Bukhari ha dichiarato al giornale “India Express” che “legalizzare l’omosessualità è un grave sbaglio” e che “noi non accetteremo una tale decisione”.
Sumit Baud, portavoce dell’associazione Voices Against 377 (voci contro la legge 377) ha reagito: “Io non mi aspetto compassione o comprensione da parte dei religiosi” e la decisione dell’Alta corte consente agli omosessuali di “ritrovare una fierezza”.
Questa decisione avviene quattro giorni dopo i Gaypride, celebrati nelle maggiori megalopoli del paese,spesso per la prima volta. Dei Pride si è parlato molto nei giornali e nelle tv. Alcuni dei suoi striscioni sono stati usati di nuovo giovedì dopo mezzogiorno nel centro di New Delhi.
E’ stato là dove si radunati qualche dozzina di volontari della Naz Foundation per i diritti gay per festeggiare la decisione della Corte, cantando e abbracciandosi. Su un muro molte frasi ricoprivano una bandiera con i colori dell’arcobaleno su cui si leggeva: “Io sono fiero di essere gay”, “Fiero di essere gay, fiero di essere indiano, io non devo scegliere” e “Amateci, non giudicateci!”.
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1) L’India annessa dalla Compagnia inglese delle Indie orientali nel 1600 venne occupata dagli inglesi nel 1800 e grazie alla lotta non violenta di Gandhi ottenne l’indipendenza nel 1947.
2) Il Commonwealth è una confederazione che riunisce 53 stati che facevano parte dell’impero britannico.
3)Onusida (in inglese Onuaids) è un programma delle Nazione Unite che coordina in molti paesi la lotta al HIV AIDS, che in alcuni paesi si chiama Sida.
4) In India sono nate religioni come l’Induismo e il Buddismo e sono presenti il Gianismo, Sikhismo, Zoroastrismo e le tre religioni importateanticamente come l’Islam, il cristianesimo e l’ebraismo.
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