In nome di quali valori alcune scuole cattoliche negli Stati Uniti allontanano gli studenti LGBT?
Articolo di Bob Shine pubblicato su Bondings 2.0, blog dell’associazione cattolica New Ways Ministry (Stati Uniti), il 9 settembre 2016, liberamente tradotto da Silvia Lanzi
Non c’è molto del richiamo al “rispetto, alla compassione e alla sensibilità” verso le persone LGBT contenuto nel Catechismo della Chiesa Cattolica nella nuova politica delle scuole cattoliche dell’Arkansas, che rinforzano l’idea che i giovani omosessuali dovrebbero rimanere tranquilli in un cantuccio senza esporsi.
Queste direttive in merito alla questione omosessuale fanno parte dei cambiamenti di quest’anno al Manuale dei Regolamenti delle Scuole Cattoliche della diocesi di Little Rock, che copre l’intero stato dell’Arkansas. In merito all’orientamento sessuale il Manuale afferma: “Gli studenti non devono dimostrare orgoglio per, o esprimere l’attrazione per il proprio sesso, in modi che possano causare confusione o distrazione nel contesto di classi, attività ed eventi delle scuole cattoliche. Quando si discute di omosessualità o di inclinazioni omosessuali si preferirà l’uso del termine ‘attrazione per il proprio sesso’, visto che è una descrizione più appropriata alle verità della fede e della morale cattoliche”.
In una sezione intitolata Disforia di genere (Transgenderismo) il Manuale afferma che gli studenti devono comportarsi in un modo “consono al proprio sesso biologico”. Le scuole trattano gli studenti nella stessa maniera quando si tratta di uniformi, balli scolastici, uso delle toilette e così via. Continua il Manuale: “Se l’espressione di genere dello studente, la sua identità sessuale o la sua sessualità causasse confusione o fratture nella scuola, inducesse in errore gli altri, causasse scandalo o ne avesse il potenziale, prima si discuterà la faccenda con lo studente e i suoi genitori. Se la cosa non si dovesse risolvere con soddisfazione della scuola, il cui principale obiettivo è sempre quello di seguire i principii e le verità cattoliche, allora lo studente sarà espulso, non prima di aver dato ai genitori la possibilità di ritirarlo”.
Il Manuale stabilisce che, se gli ex alunni dovessero cambiare legalmente nome, i documenti sarebbero compilati nel modo che segue: NOME ORIGINALE o.c.c. NUOVO NOME LEGALE (“o.c.c.” sta per “ora conosciuto come”). Questa politica avrà effetto, secondo THV 11, su più di 6.700 studenti delle ventisette scuole cattoliche della diocesi.
Quest’ultima sta difendendo questa politica affermando di aderire all’insegnamento della Chiesa e di voler preservare l’identità cattolica, ma gli studenti, gli ex studenti e i genitori non sono d’accordo. Katy Simmons, madre di uno studente del Liceo Cattolico per Ragazzi di Little Rock, afferma che il Manuale “non trasmette il messaggio che vorrei mio figlio imparasse”. Uno studente che vuole rimanere anonimo dice che “su questo punto la diocesi dovrebbe essere più accomodante”.
Il neodiplomato Tyler Gibbons, uno studente gay che faceva parte della prima coppia omosessuale accettata al ballo del Liceo Cattolico per Ragazzi, dice che la scuola era un luogo “dove [i ragazzi LGBT] si sentivano al sicuro” e potevano capire chi erano e cosa volevano fare nella vita. Ma non è più così perché adesso c’è la “paura di essere ripresi dalla diocesi”. Sarah Vestal, un’altra ex alunna della stessa scuola, ha detto a THV 11 di essere stata la prima diplomata transgender: “’L’anno scorso ho fatto coming out e sono andata alla riunione per il quarantesimo anniversario della scuola. I miei compagni mi hanno visto per la prima volta dopo un sacco di tempo’… Sarah ha detto che lei e il vescovo Taylor avevano idee diverse su quale bagno potesse usare e che sempre lo stesso Taylor si era rifiutato di darle una copia del diploma con il suo nuovo nome. Lei e altri gli hanno parlato direttamente ma lui si è rifiutato di togliere l’aggiunta”. Tippi McCullough, licenziata dalla Mount St. Mary Academy di Little Rock nel 2013 per aver sposato sua moglie, ha detto che se la diocesi non voleva “portare scandalo nella scuola, allora non doveva fare cose che discriminano gli alunni”.
Alcune scuole cattoliche hanno istituito politiche restrittive nei confronti dei giovani LGBT, come proibire alle coppie omosessuali di andare insieme al ballo della scuola o usare il loro sesso biologico nei documenti ufficiali. In un liceo cattolico nel Rhode Island hanno persino tentato di espellere gli studenti transgender, ma la proposta non è andata in porto per le proteste degli ex alunni. Ma la politica dell’Arkansas sembra completamente diversa per scopo e intensità.
Il Manuale elimina esplicitamente tutti gli aiuti che si potrebbero dare agli studenti LGBT e va oltre nel soffocare le espressioni degli studenti. Minacciare di espulsione quegli allievi che “potrebbero causare scandalo” è pastoralmente insensibile e ne danneggia lo sviluppo. Questo tipo di politica, chiaramente, non è stato approntato da esperti di educazione, sviluppo adolescenziale, argomenti LGBT o anche dottrina ecclesiastica. L’ammonizione a usare solamente l’espressione “attrazione per lo stesso sesso” contraddice il Papa il quale, parlando dell’omosessualità, ha usato la parola “gay”. È vero, questa politica potrebbe rafforzare un certo tipo di valori, ma questi valori non sono cattolici.
Testo originale: New Catholic School Policies Threaten LGBT Students with Expulsion