Intervista ad Annise Parker, il primo sindaco dichiaratamente lesbica di Houston (Stati Uniti)
Articolo tratto da dosmanzanas.com del 31 dicembre 2009, liberamente tradotto da Eliana
Il quotidiano El Mundo (Il mondo) ha intervistato Annise Parker, donna politica democratica, apertamente lesbica che recentemente è stata eletta sindaco di Houston (Texas, Stati Uniti).
Come detto già a suo tempo, la Parker ha dovuto affrontare una campagna allestita contro di lei (ndr da gruppi di conservatori, anti-gay e religiosi) per la sua omosessualità, sebbene il suo programma politico per la città non proponesse, a priori, nessun cambiamento per la situazione delle persone lesbiche, gay, bisex e trans (LGTB).
“Che cosa farebbe di diverso, come sindaco di Houston, se non fosse lesbica?”, le domanda il giornalista.
“Non c’è nessuna differenza. Sarò semplicemente il sindaco di Houston. Mi sono presentata per questo incarico perché ero il candidato più qualificato e con la maggior esperienza.
La mia elezione ha richiamato molta attenzione in tutto il mondo, e questo mi ha dato la possibilità di parlare di Houston sotto una luce sconosciuta a molti, lontana da quell’immagine di luogo conservatore, del sud, di destra. E’ una città molto aperta, internazionale, tollerante”, risponde.
In un altro punto dell’intervista, il giornalista le chiede “Che pensa di fare perché tutte le aspettative create attorno alla sua figura e al suo orientamento sessuale non diventino motivo di frustrazione?”.
La Parker risponde: “So che c’è molta pressione. Ma so anche che sono stata un modello per la mia comunità per molti anni.
E’ tanto che sono nell’amministrazione pubblica. Comprendo le aspettative. Viviamo una situazione economica difficile per essere sindaco ed io dovrò fare un sacco di cambiamenti.
Ma allo stesso tempo ora c’è moltissima gente che vede Houston con altri occhi e penso di approfittare di tutta l’attenzione che viene riversata su di me per aiutare ancora di più lo sviluppo di Houston.
So che le aspettative creano un rischio. Ci vorrà pazienza. Per questo dico sempre che avrò bisogno tanto delle preghiere di tutti, quanto della loro pazienza”.
“In che modo il suo successo a Houston può contribuire al fatto che altri politici, tanto negli Stati Uniti come nel resto del mondo, decidano di fare coming out e vivere per quello che sono?” finisce l’intervista.
“Con la differenza che io ho fatto il mio coming out molti anni prima di candidarmi a sindaco e a Houston sapevano chi ero; credo che in ciascun luogo sia importante per noi vivere una vita aperta, e mettere il nostro vero io in tutto quello che facciamo.
Spero che il mio caso incoraggi molti altri ad uscire fuori dall’armadio e che faccia sì che più politici si mostrino per quello che sono, perché questo fa parte dell’essere onesti in tutto quello che si fa.
Se mettiamo in gioco il nostro vero essere, questo aiuterà a cambiare il mondo ed inoltre migliorerà la maniera in cui quello che facciamo si riflette sulle nostre comunità”.
Durante l’intervista, la Parker risponde anche a varie domande sulla sua proposta di sviluppo per la città di Houston, che punta sulle energie rinnovabili, l’attrattiva della città per le imprese spagnole e latino-americane e sulla sua politica rispetto all’immigrazione.
Su questo punto è interessante far notare che la Parker manterrà la politica del suo predecessore, anche lui democratico Bill White, che non permette alla polizia locale di indagare sullo stato d’immigrazione dei “senza documenti”, a meno che non commettano reato.
Testo originale
Entrevista a Annise Parker, la política abiertamente lesbiana elegida nueva alcaldesa de Houston