James Martin: riflessioni spirituali per cattolici LGBT+
Riflessioni di padre James Martin, S.J. pubblicate su America Magazine.org (Stati Uniti) il 7 marzo 2018. Liberamente tradotto dai volontari del Progetto Gionata.
Negli ultimi mesi ho ascoltato molte persone LGBT cattoliche che faticano a conciliare la propria fede con il proprio posto nella Chiesa. Le domande più frequenti riguardano il coming out, ovvero il momento in cui si sceglie di condividere con la famiglia e gli amici la realtà del proprio orientamento o della propria identità.
Per molte persone, giovani e adulte, questo passo può essere spaventoso, soprattutto se si ha la sensazione che la Chiesa o addirittura Dio siano contro di loro. Ma anche dopo aver fatto coming out, la lotta interiore può continuare, sia nei confronti della fede che della Chiesa stessa.
Ecco, allora, cinque verità importanti da tenere sempre a mente.
1. Dio ti ama
Lo so, può sembrare scontato o perfino ovvio, ma per chi si sente poco amato o accettato dagli altri, questo è un messaggio essenziale. Dio ti ha creato e Dio ti ama.
Forse ti stai chiedendo: “Come posso esserne certo?”. In realtà, è uno dei messaggi fondamentali sia dell’Antico che del Nuovo Testamento. L’Antico Testamento racconta la storia dell’alleanza di Dio con il popolo di Israele, un legame incrollabile che testimonia il suo amore per noi, sempre e comunque. Il Nuovo Testamento, invece, ci mostra Dio che si manifesta nel volto e nella vita di Gesù. L’intera esistenza di Gesù è stata un annuncio d’amore: amava le persone e le rendeva consapevoli di quanto fossero amate da Dio. In parole semplici, come dice la Prima Lettera di Giovanni: “Dio è amore”.
Oltre alla Bibbia, pensa a tutte le persone della tua vita che ti vogliono bene, ti accettano e desiderano il meglio per te. L’amore di Dio agisce attraverso di loro. In che altro modo pensi che Dio possa mostrarti il Suo amore, se non tramite le persone che ti circondano?
Può darsi che tu pensi: “Le persone mi accettano finché nascondo chi sono, ma se mi espongo davvero, nessuno mi amerà”. È vero che in molte situazioni le persone LGBT vengono rifiutate, per paura, ignoranza o pregiudizio. Purtroppo, a volte questo rifiuto viene perfino giustificato con motivazioni religiose. Uno studio sulle persone LGBT senzatetto negli Stati Uniti ha rivelato che la causa principale per cui molti giovani sono stati costretti a lasciare la propria casa sono le convinzioni religiose dei genitori.
Ma chi ti ama davvero ti accetterà per quello che sei, anche se per qualcuno questo processo richiederà tempo.
Se ora senti di non essere amato o accettato, prova a guardare dentro di te. Ad esempio, senti il desiderio di vivere una vita piena e autentica? Da dove pensi che venga questo desiderio? Da Dio. È la sua voce che ti chiama verso una libertà più grande, perché Dio desidera il meglio per te.
Quindi, non ascoltare chi dice che Dio ti odia, ti rifiuta o ti condanna solo perché sei una persona LGBT. È una menzogna che non merita un solo istante della tua attenzione. Concentrati invece sull’amore compassionevole di Dio per te e cerca i segni di questo amore dentro e fuori di te.
2. Dio ti ha creato
Se sei una persona LGBT, questa è un’altra verità fondamentale. Tutti gli studiosi seri di psichiatria, psicologia e biologia concordano sul fatto che nessuno sceglie di nascere uomo o donna, così come nessuno sceglie il proprio orientamento sessuale. Non lasciare che qualcuno ti faccia sentire in colpa per ciò che sei. È come essere mancini o destrimani.
Dio vuole che tu conosca te stesso e accetti il meraviglioso dono che sei. Come dice il Salmo 139: “Sei stato intessuto nel grembo di tua madre” e sei “stupendamente fatto”. Sei una persona meravigliosa, una creazione unica. Ricordalo sempre: Dio ti ha creato, ti conosce e ti ama.
3. Dio è dalla tua parte
C’è un bellissimo versetto nel Libro di Geremia che dice:
“Io conosco i progetti che ho fatto su di voi, dice il Signore, progetti di pace e non di sventura, per concedervi un futuro pieno di speranza” (Ger 29,11).
In altre parole, Dio ha pensieri buoni per te, vuole il tuo bene ed è al tuo fianco. A volte potresti sentirti solo nella vita, ma Dio, che ti ha creato, vuole anche il meglio per te. E sta operando per aiutarti a realizzare quel bene. Se ora la tua vita ti sembra dura, ricordati che non stai remando da solo: c’è Qualcuno nella tua barca che rema nella tua stessa direzione.
4. Gesù si prende cura di te
Nei Vangeli vediamo che durante la sua missione pubblica Gesù si è avvicinato in modo particolare alle persone emarginate, ignorate o rifiutate. Ha parlato con pubblicani, samaritani, centurioni romani—persone considerate “fuori” dalla società del tempo. Si è avvicinato ai poveri e ai malati, ha parlato con loro, li ha ascoltati, confortati e guariti.
Dove si trova Gesù oggi? Se ti senti un escluso, sappi che è accanto a te in modo speciale. Gesù stesso è stato rifiutato molte volte, quindi sa bene cosa stai passando. Ricorda che il suo amore per te è unico e profondo.
E ricorda che le cose possono migliorare. Uno dei messaggi più importanti della vita, morte e resurrezione di Gesù è che c’è sempre speranza, anche quando sembra impossibile. I discepoli, il Venerdì Santo, credevano che tutto fosse finito. Ma poi, pochi giorni dopo, la Pasqua ha ribaltato ogni prospettiva. L’amore è più forte dell’odio. La speranza è più forte della disperazione. E la sofferenza non ha mai l’ultima parola.
5. La Chiesa è la tua casa
Se sei stato battezzato, sappi che appartieni alla Chiesa tanto quanto il Papa, il tuo vescovo o il parroco della tua città. Il giorno del tuo battesimo, Gesù stesso ti ha chiamato a far parte della Chiesa. Non lasciare che nessuno ti dica il contrario o cerchi di negarti questa grazia sacramentale.
Per questo, è importante trovare una parrocchia che sia accogliente e che riconosca chi sei. Se stai cercando un posto così, puoi consultare l’elenco delle parrocchie LGBT-friendly offerto dal New Ways Ministry.
Se non trovi una comunità cattolica che ti accoglie, cerca almeno una casa spirituale che ti ricordi che Dio ti ama. Ma non smettere mai di cercare una parrocchia cattolica dove sentirti accolto. E non dubitare mai del tuo posto nella Chiesa, anche se altri non lo riconoscono. Sei battezzato, e questo basta.
La Chiesa ha bisogno di te, dei tuoi doni e della tua esperienza. Dio ti ha creato per un motivo e ti ha chiamato nella Chiesa con uno scopo.
Non posso rispondere a tutte le domande delle persone LGBT che lottano con la fede e con la Chiesa, ma spero che queste riflessioni ti aiutino a ricordare una cosa fondamentale: Dio ti ama.
Testo originale: “Spiritual insights for L.G.B.T. Catholics“