Ksar El Kébir e l’omosessualità in Marocco
Articolo di Laurent Bervas tratto da casawaves.com, tradotto da Domenico Afiero
Ksar El Kébir è una cittadina del Marocco di 100.000 abitanti che in questi mesi è salita ripetutamente all'attenzione internazionale per alcuni fatti assai violenti. Qui lo scorso novembre 2007 è iniziata una caccia a quei cittadini sospettati di omosessualità, a seguito della diffusione di alcune voci, durante le prediche nella moschea, che affermavano fosse stato celebrato in città un matrimonio omosessuale. Fatti che sono espressione di una società marocchina "che vive come ai tempi dell’Inquisizione, dove l’omosessuale e’ un po’ la strega che si deve “bruciare” in nome di Dio".
Ksar El Kébir è una città che evoca sentimenti dolorosi per molti marocchini. Ksar El Kébir, città in cui una folla isterica, lo scorso fine novembre 2007, ha tentato di linciare dei cittadini marocchini sospettati di omosessualità. All’origine di questo sospetto le voci di matrimonio omosessuale celebrato in città che sono circolate in alcune prediche della moschea. Esiste ancora un Marocco, per intenderci, che funziona come ai tempi dell’Inquisizione, dove l’omosessuale e’ un po’ la strega che si deve “bruciare” in nome di Dio.
Il problema è che “l’oscurantismo” esiste anche nei testi di legge. L’omosessualità è un reato in Marocco e un omosessuale può essere condannato ad una pena che va dai sei mesi ai tre anni di carcere oppure a delle ammende che vanno da 120 a 1200 dirami.
Intellettuali, giornalisti, artisti e società civile si sono mobilitati. E’ stato lanciato un appello (vedi il blog di Lady Zee) per la “difesa delle libertà individuali” che, probabilmente, susciterà molti dibattiti
Il problema è che lo stato sembra al momento assente. I sedicenti gay di Ksar El Kébir sono stati condannati a due e dieci mesi di reclusione.Un modo, probabilmente, per placare una parte non trascurabile dell’elettorato. Viltà direbbe qualcuno.
Allora è anche vero che tutto il Marocco non somiglia a Ksar El Kébir. In una grande città come Casablanca, è relativamente facile , per quelli che hanno i mezzi, vivere la propria vita, protetti dallo sguardo altrui. Si tratta semplicemente di avere la libertà di vivere come si desidera, senza parlare di omosessualità.
Ma è altrettanto vero che questo Marocco di oggi ci pone degli interrogativi. Il Marocco evolve tra tradizione e modernità? Sarebbe certamente assennato non aspettare troppo a modernizzare la legge e la giustizia di questo stato.
Per approfondire (sito esterno)
Ksar El Kébir et l’homosexualité au Maroc (articolo originale)
Marocco: caccia all'omosessuale a Ksar El Kébir