Kurek, dagli Usa a Roma contro l’omofobia. Un progetto degli studenti per educare al rispetto
Articolo dell’11 marzo 2013 di Manuel Massimo pubblicato su repubblica.it
L’esponente cristriano evangelico che per un anno si è finto gay raccontando una storia di discriminazioni divenuta un libro famoso. E’ stato invitato al liceo Tasso in maggio. Con una raccolta fondi su internet per pagare le spese
La lotta contro l’omofobia si combatte sui banchi. Nelle scuole sono tante le iniziative per promuovere l’integrazione e sconfiggere il pregiudizio che ancora oggi aleggia intorno all’omosessualità. Il liceo Torquato Tasso di Roma, il prossimo 3 maggio, ospiterà la prima conferenza italiana di Timothy Kurek, cristiano evangelico di Nashville che per un anno si è finto gay raccontando poi la sua storia nel libro “The Cross in the Closet” (“La croce nell’armadio”, ancora inedito in Italia, ndr).
Un esperimento in prima persona, quello di Tim, intrapreso per mettere in discussione le certezze inculcategli fin dalla più tenera età: “Mi era stato insegnato ad aver paura dei gay”, spiega Kurek nell’intervista rilasciata a Simone Ramacci per “Tassocrazia – la voce del Tasso”.
Già, perché l’idea di organizzare la conferenza al liceo è nata dall’intervista realizzata per il giornale scolastico, come conferma la direttrice responsabile della pubblicazione Laura Cardinale, della III G: “Si tratta di un progetto autonomo, interamente realizzato dalla redazione (una ventina di ragazzi di ogni età e di diverse sezioni, ndr) e rivolto a tutti gli studenti, i professori e i genitori. Un momento di incontro che possa darci modo di riflettere su alcune tematiche della società che ci toccano da vicino e che spesso sono causa di incomprensioni o dissidi, come la paura del diverso e che impediscono alle persone di essere semplicemente loro stesse”.
La molla che ha spinto Kurek a intraprendere questo percorso è scattata quando una sua amica lesbica gli ha rivelato di essere stata diseredata dalla famiglia dopo aver confessato ai genitori che era gay. Il dubbio ha così cominciato a prendere piede, erodendo le granitiche certezze omofobiche e spingendo Tim a fare coming out con tutti i suoi conoscenti, per vedere come l’etichetta di “gay” avrebbe cambiato la sua vita all’interno della congregazione di cristiani tradizionalisti del Tennessee, nella “Cintura della Bibbia” in cui era cresciuto: “Per comprendere la fede che avevo così ciecamente adottato era necessario io provassi a trovarmi dall’altra parte”, sostiene Kurek.
“Mi era stato sempre insegnato a usare la mia Bibbia come un’arma e la mia fede come uno strumento per cambiare le persone attorno a me. Ma non mi era mai capitato che quell’arma fosse puntata su di me”, dice Tim a Tassocrazia. E, al termine di questa esperienza, la sua fede scevra di pregiudizi ne è uscita rafforzata: “Mi avevano insegnato che omosessualità e Cristianesimo si escludono a vicenda. Ma la verità è che possono convivere tranquillamente. I principi dell’Evangelo non sono limitati a un genere o un orientamento specifico: Gesù ci ama tutti terribilmente”.
Negli Stati Uniti il libro-inchiesta di Tim è già diventato un caso editoriale e la sua storia è stata raccontata dai principali network televisivi alimentando il dibattito su fede e omosessualità anche alla luce dell’appoggio del presidente Barack Obama al riconoscimento dei matrimoni fra persone dello stesso sesso. Kurek ha accettato l’invito degli studenti del liceo Tasso e il 3 maggio sarà a Roma: per coprire integralmente le spese di viaggio e di soggiorno i ragazzi hanno organizzato una raccolta di fondi “virtuale” su Internet (www. indiegogo.com/tim-in-rome) e anche una “cartacea” passando per le classi. Finora per il progetto “Tim in Rome” sono stati raccolti complessivamente circa 2.000 dei 2.700 dollari necessari.
Fino a venerdì 15 marzo sarà aperta la sottoscrizione e, in base alla donazione elargita, si otterranno menzioni, riconoscimenti e premi: 10 dollari e il proprio nome comparirà sulla pagina appositamente creata sul sito Tassocrazia. it assieme a tutti i donatori-sostenitori del progetto; 20 e il nome comparirà sulla pagina Facebook di Timothy Kurek; 50 e (per i primi venti) ci sarà una cartolina da Roma autografata da Tim; 75 dollari per ricevere una copia digitale dell’ebook “The Cross in the Closet”; infine, i primi venti che doneranno 100 dollari riceveranno una copia cartacea del libro in inglese. Nell’organizzare questo evento Tassocrazia ha potuto contare anche sull’appoggio di alcune associazioni sensibili al tema come “Progetto Gionata”, portale su fede omosessualità, e “Nuova Proposta”, associazione laicale di uomini e di donne omosessuali cristiani.