L’amministrazione Obama sostiene il matrimonio omosessuale
Articolo della redazione del sito Têtu (Francia), del 1 marzo 2013, liberamente tradotto da Domenico Afiero
Sembra che il tema del matrimonio delle coppie dello stesso sesso guadagni terreno negli Stati Uniti. Così, l’attore e regista Clint Eastwood- sì, proprio colui che prende in giro l’attuale Presidente democratico, al quale si rivolge parlando ad una sedia vuota all’ultimo congresso repubblicano -, insieme a un centinaio di esponenti del partito repubblicano, ha fatto recapitare ieri alla Corte Suprema degli Stati Uniti un documento come sostegno a favore di una legge sul matrimonio gay.
L’amministrazione Obama, infatti, sostiene ufficialmente il matrimonio gay in un documento depositato ieri alla Corte Suprema degli Stati Uniti. La Corte tratterà il caso a fine marzo. L’interdizione del matrimonio delle coppie tra persone dello stesso sesso nello stato della California «viola l’uguaglianza dei diritti» garantita dal 14° emendamento della Costituzione. Questo è quanto dichiarano gli avvocati del Ministero della Giustizia americana nel documento di sostegno di 40 pagine.
Intervento spontaneo
La settimana scorsa, il governo americano chiede formalmente alla Corte Suprema di abrogare un testo legislativo che definisce il matrimonio, a livello nazionale, come l’unione tra un uomo e una donna. Ieri, il governo di Washington va un po’ oltre la semplice abrogazione del testo legislativo, intervenendo spontaneamente, anche se non è parte interessata, sul dossier californiano.
Infatti, il governo statunitense difende due coppie gay che attaccano in giustizia « l’articolo 8» (articolo della costituzione californiana che interdice il matrimonio alle coppie dello stesso sesso) e vincono davanti alla Corte d’Appello della California.
Il Ministro della Giustizia statunitense, Eric Holder, in un comunicato stampa, sottolinea che «questioni del genere davanti alla Corte Suprema, come pure situazioni in difesa del matrimonio, non sono importanti soltanto per decine di migliaia di cittadini statunitensi privati di un accesso equo ai diritti e ai privilegi previsti dalla legge, ma per tutta la nostra Nazione.
Abbiamo visto, nel corso della Storia, le conseguenze ingiuste di decisioni e di politiche basate sulla discriminazione», scrive il Ministro della Giustizia statunitense.
Privati della dignità
Il Ministro Eric Holder e il Presidente Obama hanno “precisato” che i due dossier davanti alla Corte Suprema danno la «possibilità» di guardare se le leggi discriminatorie per i gay «devono essere oggetto di esame approfondito». «L’articolo 8, privando alle coppie dello stesso sesso il diritto di sposarsi, toglie loro la dignità, il rispetto e lo statuto giuridico accordati in simili situazioni alle coppie dello stesso sesso dalla legge federale», aggiunge il documento del Ministero.
Questa presa di posizione dell’amministrazione Obama potrebbe cambiare la situazione in altri sette stati che, oltre alla California, accordano i privilegi delle coppie sposate alle coppie gay in libera unione, vietando loro, paradossalmente, il matrimonio.
Dalle parole ai fatti
L’organizzazione della difesa degli omosessuali The Human Rights Campaign si è congratulata della presa di posizione “storica” con l’amministrazione Obama. «È la prima volta che l’amministrazione Obama si interroga sulla costituzionalità della legge di uno Stato che vieta il matrimonio delle coppie dello stesso sesso», aggiunge un comunicato stampa dell’organizzazione. «Il Presidente ha trasformato le parole del suo discorso d’investitura in fatti concreti».
È il 26 marzo prossimo che la Corte Suprema statunitense deve pronunciarsi su un ricorso contro il divieto del matrimonio tra persone dello stesso sesso in California e, l’indomani, sulla costituzionalità della legge sulla difesa del matrimonio.
Testo originale: Clint Eastwood s’allie à Obama pour soutenir le mariage des homos