La Chiesa cattolica e le persone LGBT. Cosa dicono i fedeli
Articolo di Elizabeth Lefebvre pubblicato sul sito del mensile cattolico US Catholic (Stati Uniti) il 3 aprile 2018, quarta parte, liberamente tradotto da Giacomo Tessaro
Secondo il Pew Research Center on Religion and Public Life, il 70% dei cattolici ritiene che l’omosessualità debba essere accettata, compreso l’85% della fascia d’età 18-29. È un fenomeno che cresce e parte dal basso, invece che arrivare dai vertici della Chiesa (nonostante l’esempio pastorale di papa Francesco).
Yunuen Trujillo è volontaria nella pastorale per lesbiche e gay dell’Arcidiocesi di Los Angeles da quattro anni e ritiene che i cambiamenti significativi provengano molto spesso dai laici: “È qualcosa che parte dal basso. La mia parrocchia ha avviato una pastorale LGBT e la comunità ha posto delle domande. Alcune persone non ne sono felici, altre sì, ma già il fatto che pongano degli interrogativi è una buona cosa, perché è così che si avvia il dialogo”.
In parte la ragione va ricercata nel fatto che, man mano che la società diviene più accogliente, sempre più persone escono allo scoperto ed è sempre più probabile conoscere qualcuno che si identifica come persona LGBT: nel 2013 il 75% degli Americani ha riportato di avere almeno un amico, un parente o un collega che ha detto personalmente loro di essere omosessuale. È ancora più significativo il fatto che il 92% degli Americani LGBT ritiene che negli ultimi dieci anni la società sia giunta ad accettarli sempre di più: “Più cattolici LGBT rendono pubblica la loro sessualità e la loro identità, più famiglie ne rimangono influenzate, e più famiglie ne rimangono influenzate, più parrocchie ne rimangono influenzate a loro volta; più parrocchie ne rimangono influenzate, più sacerdoti e operatori della pastorale ne rimangono influenzati a loro volta, e così i vescovi” dice padre James Martin.
Kristen Ostendorf è d’accordo e spiega di essere cresciuta negli anni ‘70, quando era meno accettabile rivelare pubblicamente la propria identità: “Ho l’impressione che ci sia una grossa fetta di fedeli cattolici che in fin dei conti accetta le persone LGBT ed è più disponibile a stare in quella zona grigia e parlare con loro, probabilmente perché ci sono sempre più persone omosessuali che dicono ‘OK, io sono fatto così’. Molte comunità dicono ‘Ecco i nostri fratelli gay e le nostre sorelle lesbiche, ecco i loro compagni, le loro compagne e i loro figli, siamo uniti tutti insieme’”.
Testo originale: The LGBT conversation is a sign of new life in the church