La difficoltà di essere cattolico e sostenere il matrimonio gay
Articolo tratto dal sito della CNN (Stati Uniti), del 21 giugno 2012, liberamente tradotto da Eliana
Minneapolis (Stati uniti). Jim Smith è un ex sacerdote cattolico che ha lasciato da 10 anni il suo incarico nella Chiesa. È un ex sacerdote per vari motivi, dice, sebbene una delle sue due principali preoccupazioni fosse la posizione contraria della Chiesa rispetto al matrimonio fra persone dello stesso sesso ed altri temi legati alla comunità lesbica, gay, bisessuale e transessuale (LGBT).
Senza dubbio Smith continua ad essere cattolico, anche se dice che essere un cattolico attivamente impegnato nella legalizzazione dei matrimoni fra persone dello stesso sesso,può essere difficile in questi giorni.
“Avrei preferito che questo non accadesse”, dice Smith a proposito della divisione che ha provocato l’argomento fra i cattolici del Minnesota. “Però questa circostanza offre alcune opportunità concrete, poiché ci sfida a parlare gli uni con gli altri, cattolici con altri cattolici”.
Il Minnesota è diventato il nuovo epicentro della lotta sul matrimonio fra persone dello stesso sesso. A novembre, gli elettori decideranno se vogliono un emendamento alla Costituzione statale che proibirebbe il matrimonio fra persone dello stesso sesso. Smith voterà no ed ha aiutato a coordinare gli sforzi nello stato per convincere altri cattolici a fare lo stesso.
Un gruppo di cui ha aiutato la costituzione, i Cattolici per l’Uguaglianza del Matrimonio – Minnesota, ha come obiettivo quello di “spingere i cattolici a considerare la sacralità profonda delle relazioni fra persone dello stesso sesso e sconfiggere l’emendamento sul matrimonio”, dice Smith.
Gli editti del Vaticano contro il matrimonio fra persone dello stesso sesso spesso danno l’impressione di essere minoranza a quei cattolici che sono a favore dei matrimoni fra persone dello stesso sesso.
APPOGGIO MAGGIORITARIO
Senza dubbio una recente indagine realizzata dall’Istituto Pubblico di Ricerca sulla Religione (Public Religion Research Institute – PRRI), indica che il 59% dei cattolici statunitensi sostiene i diritti che permettono alle coppie gay e lesbiche di sposarsi legalmente. Una delle ragioni alla base di questa statistica, dice il direttore esecutivo del PRRI, Robert P. Jones, è che i cattolici americani “rifiutano totalmente l’idea che l’orientamento sessuale possa essere cambiato”. Un’altra inchiesta del PRRI rinforza questa conclusione, con un 69% dei cattolici statunitensi che dicono che l’orientamento sessuale di un individuo non si può cambiare.
Solo nel mid-ovest, i cattolici si dividono in parti uguali in materia di matrimonio fra persone dello stesso sesso, con un 46% a favore ed un 47% contro.
Come Jim Smith, anche Michelle LaFrance è una cattolica che ha preso la coraggiosa decisione di schierarsi contro la Chiesa a sostegno dell’uguaglianza del matrimonio.
“Ricordo che pensai ‘Cavolo! forse non dovrei [continuare ad essere cattolica]'”, dice LaFrance. Alla fine ha conservato la fede cattolica, considerando i suoi molti aspetti positivi, come andare a messa. È un rituale settimanale di enorme importanza per LaFrance, suo marito e i suoi tre figli.
“La Chiesa cattolica, nonostante [l’attenzione] che normalmente riceve da parte dei mezzi di comunicazione, fa molte cose importanti, molta giustizia sociale di peso”, dice LaFrance. Sottolinea che la Chiesa “nutre i poveri, dà un tetto a chi non ha casa, si prende cura di quelli che hanno avuto una vita dura”.
La famiglia di LaFrance appartiene alla chiesa di Santa Margherita Maria, nel sobborgo di Golden Valley, a Minneapolis, una congregazione che LaFrance descrive come abbastanza progressista. Dice che la maggior parte dei suoi parrocchiani condivide la sua posizione rispetto al matrimonio fra persone dello stesso sesso.
Però quando LaFrance ascolta l’arcidiocesi dire alla gente cosa deve pensare riguardo questo argomento, non può evitare di sentirsi meno cattolica. “Credo che nessuno, qualunque sia la sua fede religiosa, segua incondizionatamente ciascuna delle regole in maniera letterale.”
CONTRO I PRINCIPI DELLA FEDE
Nel dibattito, schierato dall’altra parte, c’è David Deavel. Nonostante sia d’accordo fino ad un certo punto con LaFrance, egli dice di credere che ci sono certi principi della fede cattolica che la gente deve seguire. Uno di questi è la posizione assunta dalla Chiesa sul fatto che il matrimonio debba continuare da essere l’unione di un uomo ed una donna.
“Il punto centrale riguardo quello che insegna la Chiesa, è formare le coscienze delle persone”, dice Deavel. Per lui, per sua moglie e per i suoi cinque figli, andare in chiesa è talmente importante che cercano di farlo varie volte alla settimana.
È parte attiva del Minnesota a Favore del Matrimonio, gruppo che sostiene la proibizione del matrimonio fra persone dello stesso sesso, ed ha scritto sul tema vari articoli all’interno di blog per la Conferenza Cattolica del Minnesota.
Nel chiedergli se crede che una persona possa essere “meno cattolica” se è in disaccordo con la Chiesa, Deavel risponde che il Vaticano “in realtà non prevede una categoria a parte per i ‘meno cattolici'”.
“Però essi non rappresentano quello che la Chiesa insegna”, dice. “Si tratta di un problema spirituale? Credo di si”. La Conferenza Cattolica del Minnesota, insieme all’Arcidiocesi di St. Paul e Minneapolis, hanno rifiutato la richiesta di intervista fatta dalla CNN. In una dichiarazione scritta affermano che gruppi come i Cattolici per l’Uguaglianza del Matrimonio “non hanno nessun diritto di riferirsi alle loro organizzazioni come ‘cattoliche'”.
In precedenza, la conferenza ha emesso dei comunicati nei quali accusa i Cattolici per l’Uguaglianza del Matrimonio di tentare “di confondere i cattolici e la gente rispetto ai veri insegnamenti della Chiesa” sul matrimonio.
“I Cattolici per l’Uguaglianza del Matrimonio-Minnesota cercano di convincere i cattolici che si possa stare bene con la chiesa ed opporsi agli insegnamenti della Chiesa in materia di sessualità umana e matrimonio, i quali si basano sulla complementarietà dei sessi e la devozione reciproca di amore fra gli sposi nell’unione del matrimonio”.
La dottrina della Chiesa rende impossibile ai sostenitori del matrimonio fra persone dello stesso sesso essere dei veri cattolici? “Non esiste nessun giudizio intenzionale sulla “cattolicità” o il “cattolicesimo” di un individuo”, dice la portavoce della Conferenza Cattolica del Minnesota, Jessica Zittlow.
La proposta di votazione del prossimo novembre in Minnesota, per proibire i matrimoni fra persone dello stesso sesso non è un emendamento contro le persone della comunità LGBT, dicono la Conferenza Cattolica del Minnesota e l’Arcidiocesi di St. Paul e Minneapolis. Dicono, al contrario, che deve essere vista strettamente come un emendamento di appoggio al matrimonio tradizionale.
Per l’ex sacerdote Jim Smith, combattere con il problema è stato difficile, una lotta personale che arriva al centro della sua fede. Il conflitto interno, fra quello che Smith crede essere corretto ed il suo amore per la Chiesa, lo ha portato a pensare di abbandonare completamente la religione cattolica. Alla fine Smith giura che resterà. “È nelle mie ossa”.
Testo originale: ¿Pueden los “verdaderos católicos” estar a favor del matrimonio gay?