La gerarchia cattolica e lo smarrimento della pietà. E’ possibile tacere?
Riflessioni tratte da bendebxl.skynetblogs.be del 10 marzo 2009, liberamente tradotte da Dino
Una notizia mi sbalordisce: il Vaticano ha ufficialmente preso posizione lunedì in favore della Chiesa brasiliana, che giovedì scorso ha scomunicato una madre che ha fatto abortire la sua bambina di nove anni.
Violentata dal suo patrigno, la bimba era incinta di due gemelli. L’equipe medica che ha eseguito l’intervento è stata allo stesso modo messa al bando dalla Chiesa. Il patrigno in compenso, agli occhi della legge colpevole di violenza, non ha subito gli strali della Chiesa.
“La violenza è meno grave dell’aborto”, ha giustificato lunedì il cardinale Giovanni Battista Re, prefetto della congregazione per i vescovi in Vaticano.
“E’ una triste vicenda, ma il vero problema è che i gemelli concepiti erano due persone innocenti, che avevano il diritto di vivere e non potevano essere soppressi”, ha dichiarato Monsignor Re, che è anche presidente della Commissione pontificia per l’America Latina.
Una bimba di nove anni! Si può sopportare questo giudizio senza appello che è non solo stupido, ma contrario ai più tradizionali principi morali? Infatti, se il rispetto della vita è un valore fondamentale della nostra fede, è per questo necessario mancare di rispetto alla vita di questa bambina, straziata, ferita, e privilegiare delle ipotetiche nascite di gemelli?
Il principio della coscienza riconosciuta come ultima istanza di giudizio in materia morale è difeso fin da san Tommaso d’Aquino da tutti i moralisti cattolici. E così anche il principio del male minore.
Perchè il Vaticano lo dimentica?
Personalmente non sono favorevole all’aborto. Tuttavia in alcune situazioni come questa, prevale il principio del male minore. La madre di questa bambina ha avuto l’intelligente amore di far subire questo aborto per il bene della stessa bambina…
Sono certo che Gesù non condanna questa madre piena d’amore. Sono certo, perchè questa è la mia fede, che Dio è misericordioso e che Egli è presente là dove c’è l’amore.
Questo genere di vicende vaticane a ripetizione mi dà nuovamente la voglia di lasciare questa struttura mortifera per riunirmi alla Vita. Nondimeno resto profondamente attaccato al mio Signore Gesù e al suo Vangelo.
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