La liturgia della Chiesa d’Inghilterra per la confermazione delle persone transgender
Testo ufficiale pubblicato sul sito della Chiesa d’Inghilterra (Gran Bretagna) nel dicembre 2018, liberamente tradotto da Giacomo Tessaro
1. La Chiesa d’Inghilterra accoglie e incoraggia senza condizioni il riconoscimento delle persone trans, assieme a ogni altra persona, all’interno del corpo di Cristo, e gioisce della varietà di tale corpo, nel quale tutti i cristiani e le cristiane sono stati battezzati/e dall’unico Spirito.
2. Se una persona transgender non è già stata battezzata, il suo battesimo dovrebbe essere il contesto liturgico naturale per il riconoscimento e la celebrazione della sua identità in Cristo e dell’amore di Dio per lui/lei. Laddove sia già stata battezzata, la Camera dei Vescovi prevede il rito della Confermazione della Fede Battesimale come elemento centrale del servizio liturgico di riconoscimento della sua transizione di genere.
(Nota: la Confermazione della Fede Battesimale è un servizio liturgico che normalmente si utilizza per chi ha già ricevuto la Cresima; tuttavia, se una persona trans non l’ha già ricevuta, può essere pastoralmente appropriato utilizzare il rito della Confermazione della Fede Battesimale, in quanto offre una grande flessibilità pastorale. In tal caso, comunque, a tempo debito dovrà fare seguito la Cresima. Che il riconoscimento liturgico della transizione di genere abbia luogo durante il Battesimo, la Cresima oppure la Confermazione della Fede Battesimale, la Camera dei Vescovi incoraggia i ministri ordinati a rispondere alle richieste in tal senso con creatività e sensibilità, pur nel rispetto dei riti e della disciplina della Chiesa d’Inghilterra. Questa guida è stata creata per la Confermazione della Fede Battesimale, ma gran parte di essa può essere adattata per il Battesimo o la Cresima.)
Il Rito di Confermazione comprende l’opportunità di rinnovare le promesse battesimali, sia da parte del/la candidato/a che della congregazione, mettendo l’accento non sul loro passato o il loro futuro, bensì sulla loro fede in Gesù Cristo. Nel Rito di Confermazione la priorità viene data quindi all’originale e autentico Battesimo del/la confermando/a, in quanto inizio sacramentale della sua vita cristiana; questo permette a chi sta affrontando un cambiamento radicale e a lungo termine di ridedicare la sua vita e la sua identità a Cristo. L’immagine di Dio in cui tutti noi siamo stati creati trascende il genere, la razza e ogni altra caratteristica. La nostra comune identità di seguaci di Cristo è l’unità che fa di tutti e tutte noi una cosa sola in Cristo (Galati 3:27-28).
3. Il viaggio per le vie della vita di ciascuno e ciascuna di noi è unico. Il Battesimo è il luogo dove troviamo la nostra vera identità in Cristo. I ministri ordinati, come sempre quando elaborano un intervento pastorale con chi sta attraversando un cambiamento importante nella vita, dovrebbero rispondere con creatività e sensibilità alle esigenze della persona. Le persone trans sono tutte diverse, come in ogni altro gruppo sociale, e i ministri dovrebbero evitare gli stereotipi. È bene sapere come vuole essere identificata la persona in questione e rispettare le sue scelte di nome e pronomi con cui appellarla. Notiamo come il termine “transgender” sia solitamente quello preferito dalle persone transgender stesse; a volte, sono preferiti i termini “uomo trans” (che si riferisce a chi da femmina è diventato maschio: female-to-male) e “donna trans” (da maschio a femmina; male-to-female).
4. È importante il carattere celebrativo del rito, nella preparazione del quale è bene che il ministro incontri il/la candidato/a per comprendere meglio la sua personale traiettoria di vita. Il ministro dovrebbe farsi guidare dai desideri del/la candidato/a sul modo di riflettere e di parlare delle sue esperienze passate, su come introdurre la cerimonia e la testimonianza del/la candidato/a. Se saranno presenti dei membri della sua famiglia, il ministro dovrà dare ascolto anche alle loro esigenze pastorali.
5. Il sacramento del Battesimo offre al ministro un ricco apparato di immagini da sfruttare, sia nella preparazione della cerimonia che nell’omelia. Nel cammino di una persona trans tale liturgia costituirà probabilmente una pietra miliare del suo discepolato cristiano; potrebbe essere quindi opportuno includere un testo che riaffermi l’importanza della scelta cristiana.
Ovviamente la natura della cerimonia sarà in parte diversa se i/le candidati/e sono molti, se verrà celebrata durante una celebrazione eucaristica oppure durante un momento privato, a cui probabilmente parteciperanno solamente gli amici e la famiglia. Il rito va celebrato secondo le linee guida liturgiche della Chiesa d’Inghilterra, che spiegano in dettaglio come celebrare con o senza Eucarestia e in varie occasioni.
Le letture
6. La scelta delle letture dovrebbe essere in armonia con le regole del culto della Chiesa d’Inghilterra. Ove sia permesso scostarsi dal lezionario, possono essere utilizzate altre letture appropriate, come quelle elencate sotto. La celebrazione dell’Eucarestia deve sempre includere una lettura dal Vangelo.
Genesi 17:1–7, 15–17: Dio cambia il nome di Sarai in Sara.
Genesi 32:22–31: Giacobbe lotta a Peniel e viene rinominato Israele.
Esodo 3:1–15: Mosè viene chiamato a servire il Dio chiamato IO SONO.
Isaia 42:1–9: la promessa di Dio riguardo il Suo servo.
Isaia 43:1–7: la promessa della restaurazione e della protezione di Dio.
Isaia 56:1–8: la promessa della giustizia divina e l’accoglienza di ciascuno e ciascuna nella casa di Dio.
Salmo 8: la maestà divina e la dignità umana.
Salmo 22 (23): il Signore è il mio Pastore.
Salmo 95 (96): cantate al Signore un canto nuovo.
Salmo 138 (139): Signore, tu mi scruti e mi conosci.
Matteo 5:1–11: le Beatitudini.
Matteo 7:7–11: chiedete e vi sarà dato.
Matteo 16:13–19: la dichiarazione di Pietro a proposito di Gesù; su Pietro Dio costruirà la Sua Chiesa.
Matteo 22:37–40: Gesù riassume la Legge.
Luca 15:11–32: il figliol prodigo.
Giovanni 20:11–18: il Signore risorto chiama Maria per nome.
Giovanni 20:19–29: beati quelli che non hanno visto e hanno creduto!
Giovanni 12:27–36: quando Gesù sarà innalzato dalla terra, attirerà tutti a sé.
Romani 8:12–22: tutti quelli che sono guidati dallo Spirito di Dio, sono figli di Dio.
2 Corinzi 5:14–21: in Cristo c’è una nuova creazione.
Galati 3:27–4:7: nel battesimo in Cristo non c’è più né maschio né femmina.
Galati 4:1–7: Dio ha mandato Suo Figlio perché possiamo ricevere l’adozione a figli.
Filippesi 3:4-21: la nostra cittadinanza è nei cieli.
1 Giovanni 3:1–3: ciò che saremo non è stato ancora rivelato.
1 Giovanni 3:18–23: figlioli, non amiamo a parole né con la lingua, ma coi fatti e nella verità.
1 Giovanni 4:18–5:6: nell’amore non c’è timore, al contrario l’amore perfetto scaccia il timore.
Apocalisse 21:1–6: nuovi cieli e nuova terra.
La presentazione del/la candidato/a
7. Al momento della presentazione del/la candidato/a c’è la possibilità, se lui/lei lo desidera, di condividere la sua testimonianza. Questo momento può essere un’opportunità, sia per il/la candidato/a che per la congregazione, per comprendere il suo cammino cristiano e per confermare la propria identità. Il momento della testimonianza può culminare nell’invito rivolto alla congregazione ad accogliere e sostenere il/la candidato/a nella sua vita in Cristo.
L’acqua
8. Facendo memoria del Battesimo, chi presiede la cerimonia può aspergere i/le candidati/e, oppure invitarli/e a segnarsi con l’acqua del fonte battesimale. Come in altre occasioni, è importante non dare l’impressione che si stia celebrando un secondo Battesimo.
L’utilizzo del nome
9. In risposta alla Confermazione della Fede Battesimale del/la candidato/a, il Rito prevede che il/la celebrante imponga le mani sulla sua testa e dica: “[Nome], possa Dio rinnovare la Sua vita in te, perché tu possa confessare il Suo nome, in questo giorno e per sempre”.
10. Un momento particolarmente significativo della cerimonia per una persona trans può essere un momento liturgico in cui il ministro la chiama per la prima volta con il nome da lui/lei scelto. Alcune persone trans non gradiranno che siano menzionati il loro nome e il loro genere precedenti. Va notato che l’assegnazione o l’adozione di un nuovo nome ha una lunga storia all’interno della tradizione giudaico-cristiana, come si può evincere dalle Scritture. In alcuni ambienti cristiani, per esempio, è abitudine adottare il nome di un santo, in aggiunta al proprio, in occasione della Cresima; nelle comunità monastiche non è raro, al momento di ricevere l’abito o di fare la professione, assumere un nuovo nome.
L’unzione
11. Il Rito della Confermazione della Fede Battesimale prevede che il/la candidato/a venga unto/a con il santo crisma. L’uso dell’olio permette ai partecipanti di partecipare a un ricco repertorio di immagini bibliche sulle benedizioni dell’era messianica.
La consegna dei doni
12. La cerimonia può concludersi con la consegna di alcuni doni, per esempio una copia della Bibbia (dove si può scrivere una dedica con il nuovo nome del/la candidato/a).
La certificazione
13. Come accade per l’amministrazione pubblica, nei registri della parrocchia deve essere registrata la cerimonia. Il ministro, ove appropriato, può consegnare alla persona in questione una copia del certificato della cerimonia, il quale non costituisce una modifica del registro battesimale (che non può essere legalmente modificato); tale riconoscimento può essere comunque un atto pastoralmente appropriato, perché nella storia personale di una persona trans costituirebbe un riconoscimento pubblico della sua identità e un segno di benvenuto nella vita della Chiesa di Dio.
Un possibile modo di formularlo potrebbe essere: “La presente certifica che in data […] [nome] ha confermato le promesse fatte per la prima volta al momento del Battesimo”.
Al certificato può essere aggiunto un foglio con una preghiera appropriata, per esempio:
Dio di misericordia, per la cui sola Grazia veniamo accettati e istruiti per il Tuo servizio; esalta in noi i doni del Tuo Santo Spirito e rendici degni della Tua vocazione, perché possiamo dare alla luce i frutti dello Spirito nell’amore, nella gioia e nella pace.
Testo originale (PDF): Pastoral Guidance for use in conjunction with the Affirmation of Baptismal Faith in the context of gender transition