“La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai!” (Luca 10:1-12)
Riflessioni bibliche di Mauro Leonardi*, prete e scrittore
“Non fermatevi a salutare nessuno lungo la strada”: a prima vista questo invito a non fermarsi a salutare alcuno per strada può sembrare stridente, forse anche scortese, visto che in realtà Gesù ci invita ad immergerci nella quotidianità e nella vita di chi incontriamo, per essere testimoni della gioia ricevuta nell’incontro con Lui. E invece, ancora una volta, scopriamo la profondità e l’impegno dell’amore che Gesù ci propone di vivere: nell’incontrare il prossimo non dobbiamo essere comete che si accontentano di un saluto lungo un cammino. L’amore cristiano non è un amore che passa. È un amore fedele. È un amore che conosce il tempo per sanare le ferite. È condivisione. È unità nella fedeltà. È un impegno grande. Non è solo un saluto di cortesia, dopo il quale possiamo scordarci anche il volto di chi ci è appena passato accanto.
Dal Vangelo secondo Luca 10:1-12
In quel tempo, il Signore designò altri settantadue e li inviò a due a due davanti a sé in ogni città e luogo dove stava per recarsi.
Diceva loro: «La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai! Pregate dunque il signore della messe, perché mandi operai nella sua messe! Andate: ecco, vi mando come agnelli in mezzo a lupi; non portate borsa, né sacca, né sandali e non fermatevi a salutare nessuno lungo la strada.
In qualunque casa entriate, prima dite: “Pace a questa casa!”. Se vi sarà un figlio della pace, la vostra pace scenderà su di lui, altrimenti ritornerà su di voi. Restate in quella casa, mangiando e bevendo di quello che hanno, perché chi lavora ha diritto alla sua ricompensa. Non passate da una casa all’altra.
Quando entrerete in una città e vi accoglieranno, mangiate quello che vi sarà offerto, guarite i malati che vi si trovano, e dite loro: “È vicino a voi il regno di Dio”. Ma quando entrerete in una città e non vi accoglieranno, uscite sulle sue piazze e dite: “Anche la polvere della vostra città, che si è attaccata ai nostri piedi, noi la scuotiamo contro di voi; sappiate però che il regno di Dio è vicino”. Io vi dico che, in quel giorno, Sòdoma sarà trattata meno duramente di quella città».
* Mauro Leonardi (Como 1959) è sacerdote dal 29 maggio 1988 e da allora abita a Roma. Passa molte ore della sua giornata a fare il prete e predilige costruire ponti piuttosto che innalzare muri. Da anni scrive racconti, articoli, saggi e libri che ruotano intorno al rapporto tra l’uomo e Dio. Autore del blog Come Gesù. Abelis (Lindau) è il suo ultimo romanzo. I volontari del Progetto Gionata lo ringraziano per aver voluto condividere con noi queste sue riflessioni sulla Parola.