La mia famiglia è omosessuale. Crescere con genitori gay o lesbiche
Articolo di Cindy Kuzma tratto da teenwire del 8 febbraio 2005, liberamente tradotto da Domenico Afiero
Jess Carr è un ventitreenne che lavora per un’organizzazione senza scopo di lucro della Pennsylvania rurale (USA). Erinne Kovi, ventinovenne, è una donna d’affari e madre di un bambino nell’Ohio (Usa). Orson Morrison è uno psicologo trentaduenne di Toronto (Canada). Cosa hanno in comune queste tre persone? Tutti e tre hanno genitori gay o lesbiche.
Ciascuno di loro riconosce che, in qualche modo, è davvero singolare. Ma un recente studio, pubblicato nella rivista Child Development conferma quello che si è sempre saputo: si è equilibrati come i figli di genitori eterosessuali.
Una nuova ricerca
I ricercatori studiano i figli di genitori omosessuali da quasi cinquanta anni, cercando di capire se si hanno più problemi di altri bambini. I figli di genitori gay hanno più problemi di comportamento , difficoltà a fare amicizia oppure hanno difficoltà d’identità sessuale? La risposta, ancora una volta, è stata negativa.
E uno studio recente, attraverso un campione più ampio e variegato di persone, rende i ricercatori più fiduciosi sulle vecchie scoperte. “Quello che questo studio dimostra, come pure innumerevoli altri studi hanno dimostrato, è che l’orientamento sessuale è irrilevante per crescere ed educare un bambino sano”, dice Suzanne Johnson, professore associato di psicologia al Dowling College (università) e coautrice del libro The Gay Baby Boom:The Psychology of Gay Parenthood (l’altra autrice è Elizabeth O’Connor, edizioni New York University Press, 2002). “Quello che importa sapere è chi è la persona e non sapere chi ama la persona”.
Le relazioni sono la chiave di tutto
Nel recente studio, pubblicato nella rivista Child Development, si è scoperto che gli adolescenti di genitori dello stesso sesso sono identici a quelli di genitori di sesso opposto in quasi ogni campo studiato: dall’ansia all’indipendenza sino ad arrivare alla media dei voti a scuola.
Sono state le relazioni dei figli con i loro genitori – non il genere del partner dei genitori – che hanno influenzato in maniera chiara il loro sviluppo. I figli con legami familiari calorosi e attenti davano il meglio di sé a scuola , a casa e nella loro vita sociale più di quelli senza questi tipi di legami .
Questo non è affatto una sorpresa per coloro che hanno dell’esperienza nello sviluppo infantile, come Aimee Gelnaw, madre e presidente della Family Pride Coalition, un’organizzazione gay e lesbica. “Sappiamo tanto degli ingredienti per il benessere “, dice il presidente, alludendo all’importanza dell’amore e delle famiglie stabili. “Quando si inforna qualcosa, non importa sapere chi ha preparato l’impasto. L’importante è averlo preparato!”.
La forza sta nella differenza
Può darsi che non importi chi prepara l’impasto,ma, come i figli di uomini e donne gay indicano spesso, la struttura familiare influisce sulla loro esistenza. “ E’ stata data molta importanza al fatto di provare al mondo che siamo normali”, dice Orson Morrison, che , come psicologo clinico, ha studiato altri maschi adulti , figli di omosessuali maschi. “ Credo che una volta accettato il fatto che siamo normali, allora possiamo iniziare a parlare di come siamo diversi”.
Queste differenze possono rendere la vita più complicata talvolta, ma può anche essere un vantaggio per alcuni figli di genitori gay e lesbiche. Erinne Kovi sostiene che , per lei, avere una madre lesbica è stato d’aiuto per essere di larghe vedute e di accettare diversi tipi di gente e stili di vita. “ Questo che prèdico è proprio qualcosa di simile a quello che insegnerò a mio figlio!”, continua Erinne Kovi.
Il senso di appartenenza
Essere di larghe vedute è una qualità che qualsiasi genitore ,a prescindere dall’orientamento sessuale, può infondere nel proprio figlio; ma i figli dei gay e delle lesbiche possono avere particolare sensibilità alle lotte e alle esperienze dei propri genitori, perfino lotte contro l’omofobia e la discriminazione.
Jesse Carr, un attivista di COLAGE (Acronimo di Children of Lesbians and Gays Everywhere, Figli di Lesbiche e Gay Dovunque) – un’organizzazione che offre assistenza legale, istruzione e sostegno-, dice che ha imparato a trattare con gli ostacoli della vita grazie alla madre e alla compagna di quest’ultima.
“Mi hanno dato , sicuramente, molta forza, coraggio e carattere per affrontare la gente che si prende gioco di te (perché si hanno genitori gay)”, ci racconta.
Come molti altri ricercatori, attivisti e gente che sono cresciuti in famiglie di lesbiche e gay, Carr spera che un giorno la situazione dei genitori omosessuali e la volontà di accettare la differenza avrà la meglio sull’omofobia.
Testo originale