La premier islandese e la sua compagna. Come creare panico in Cina
Articolo del 23 aprile 2013 pubblicato su lezpop.it
La settimana scorsa, su invito del premier cinese Li Keqiang, il Primo Ministro islandese è atterrata a Pechino per siglare un importante accordo economico tra i due stati. Niente di trascendentale, se non fosse che Johanna Sigurdardottir è la prima leader dichiaratamente lesbica.
Non solo, è sposata con un’altra donna, la scrittrice Jónína Leósdóttir. L’omosessualità della premier islandese deve aver creato non pochi imbarazzi alle autorità di Pechino, tanto che la tv cinese, nel riportare la notizia della visita, ha omesso – chissà perché – ogni riferimento alla presenza della first lady.
Hu Zhijun, direttore dell’associazione GLBT cinese PFLAG, ha colto l’occasione per ricordare come i leader del partito vogliono in tutti i modi oscurare l’esistenza dell’omosessualità, “le autorità temevano, menzionando la moglie del primo ministro, di promuovere il loro stile di vita omosessuale. Conosco personalmente almeno 60 funzionari che sono gay. Ma ce ne sono molti di più che non hanno mai avuto il coraggio di uscire allo scoperto. Ho molte aspettative per questa visita, è d’incoraggiamento per i molti funzionari omosessuali che vivono nell’ombra”.
Non per essere la solita disfattista, ma non vi suona come qualcosa di molto familiare?