Oltre il santino. Le dinamiche d’amore nella santa famiglia (Luca 2:41-52)
Riflessioni bibliche* di Jaime L. Waters** pubblicate sul sito del settimanale gesuita America (Stati Uniti) il 18 novembre 2021, liberamente tradotte da Giacomo Tessaro
Dopo tre giorni lo trovarono nel tempio, seduto in mezzo ai dottori, mentre li ascoltava e li interrogava. (Luca 2:46) Il [26 dicembre] si commemora la Santa Famiglia. Le molte scelte offerte dal lezionario mettono in luce le varie sfaccettature della maternità, della genitorialità, del matrimonio e della famiglia. Raccomandiamo, in particolare, le letture tratte da 1 Samuele e 1 Giovanni, e il Salmo 83 [84].
La prima lettura, tratta dal Primo Libro di Samuele, ci riporta al racconto di Maria ed Elisabetta, che abbiamo letto la scorsa domenica. Come Elisabetta, Anna ha difficoltà a concepire un figlio, e allora, assieme a suo marito Elkana, prega per rimanere incinta, e promette che, se avrà un maschio, lo offrirà al santuario.
La preghiera di Anna viene esaudita: concepisce e dà alla luce Samuele, che diventerà un profeta: “Per questo fanciullo ho pregato e il Signore mi ha concesso la grazia che gli ho chiesto” [versetto 27]. Il racconto di Anna ed Elkana ricorda quello di Elisabetta e Zaccaria, come il Magnificat di Maria, che in Luca viene pronunciato dopo la Visitazione, ci riporta al canto di Anna [1 Samuele 2:1-10].
Anche la seconda lettura, tratta dalla Prima Lettera di Giovanni, sottolinea il potere della preghiera e l’interessere tra tutti gli esseri umani; è una lettura molto più adatta alla commemorazione della Santa Famiglia di Colossesi 3:12-17, un passo potenzialmente pericoloso.
In 1 Giovanni abbiamo l’immagine di Dio come padre amorevole, e ci ricorda diverse volte che siamo tutti figli di Dio; possiamo estendere il concetto dicendo che siamo tutti e tutte uniti nella famiglia umana, creata da un Dio che ama, e che ascolta e risponde alle preghiere. È una lettura che ci mostra quanto sia ampio il concetto di famiglia, e ci spinge a guardare oltre il semplice legame biologico per considerarci in relazione con ogni persona.
Nel Vangelo leggiamo un racconto che troviamo solo in Luca: un Gesù ragazzino si reca a Gerusalemme per celebrare Pesach. Vi si reca con i genitori, ma finisce per studiare e imparare nel Tempio, dai maestri, che rimangono impressionati dal suo acume. Maria e Giuseppe sono preoccupati, perché non riescono a trovare Gesù, ma poi la Santa Famiglia si riunisce: Gesù è obbediente ai genitori e cresce in sapienza, età e grazia davanti a Dio e agli uomini.
I rapporti di Gesù con i suoi genitori, il suo Padre nel cielo e la sua comunità mostrano quanto siano ramificate le sue interazioni. Impara e cresce con i genitori, e con i maestri del Tempio. Diversi passi evangelici mostrano un Gesù che non è accettato dalla sua famiglia e dal suo villaggio, tuttavia Luca qui riporta una tradizione secondo cui Gesù, da giovane, era ben integrato nell’ambiente in cui viveva.
Il passo di Luca ci ricorda che dovremmo coltivare relazioni sia all’interno che all’esterno della nostra famiglia biologica, e cercare in queste relazioni delle opportunità per crescere. Ci ricorda di coltivare le interazioni al di fuori della nostra famiglia, perché le esperienze e i punti di vista diversi dai nostri possono arricchirci la vita e renderci più saggi. Al termine Luca ci dice che Gesù è cresciuto in sapienza, età e grazia davanti a Dio e agli uomini, e crescendo è stato sostenuto dal suo nucleo famigliare e dall’ambiente in cui viveva.
Preghiera
Chi è famiglia per voi?
Riconoscete il potere e l’importanza della preghiera?
In che modo sostenete gli altri nella loro crescita e nel loro sviluppo?
Letture: Siracide 3:2-14 o 1 Samuele 1:20-28; Salmo 127 [128] o 83 [84]; Colossesi 3:12-17 o 1 Giovanni 3:1-24; Luca 2:41-52.
* I passi biblici sono tratti dalla Bibbia di Gerusalemme/CEI.
** Jaime L. Waters è docente di Sacra Scrittura all’Università DePaul di Chicago, e docente associata di studi cattolici.
Testo originale: The loving dynamics in the Holy Family