La santità è possibile per i cristiani LGBT africani?
Testimonianza di Munezero sul nuovo gruppo di omosessuali cristiani in Burundi, pubblicata sul sito GayChristianAfrica il 29 gennaio 2020, liberamente tradotta da Giacomo Tessaro
Mi mancano le parole per esprimere ciò che provo a far parte di questo gruppo di omosessuali cristiani in Burundi (Africa). Ho l’impressione di aver avuto per tanto tempo sete, e di aver trovato ora dell’acqua viva. In realtà è un piccolo gruppo, attivo da circa un mese; è un gruppo nuovo, direi quasi prematuro, perché non può ancora contare sul sostegno di un sacerdote o di un religioso, ma posso dire senza tema di smentite che c’era bisogno di un gruppo come questo, dove possiamo sposare la nostra fede con il nostro orientamento sessuale, in piena libertà.
Domenica scorsa, 26 gennaio, abbiamo tenuto il nostro terzo incontro, e il tema del giorno era “La volontà di Dio per noi: la nostra santità”. Si parlava della chiamata alla santità, di cosa rappresenta per noi. Al di là della tematica, abbiamo fatto una condivisione profonda della nostra vita di persone omosessuali. La cosa che più mi ha meravigliato è stata la libertà con cui tutti si sono espressi: si capiva che ci trovavamo in uno spazio protetto e libero, che ci permetteva di aprire il nostro cuore di cristiani e omosessuali; uno spazio senza pregiudizi.
Malgrado i punti di vista diversi sulla santità e sulla vita cristiana, la gioia tra noi era palpabile. Alcuni, per esempio, trovano difficoltoso accettarsi in quanto gay e cristiani, perché trovano le due cose incompatibili, in quanto la Bibbia condanna l’omosessualità, e quindi anche Dio la condanna. Per questo motivo, pensare alla santità in quanto omosessuale diventa difficile, se non impossibile. Altri, invece, non vi vedono alcun problema: uno di noi, facendo una battuta, ha detto che si sentiva già santo, proprio per sottolineare il suo punto di vista.
Questa atmosfera di fraternità e di rispetto reciproco ci permette di imparare gli uni dagli altri. Siamo determinati a continuare i nostri incontri, che ci aiutano a trovare un senso alla nostra vita quotidiana, malgrado la confusione sul futuro che molti di noi provano: molti si interrogano su ciò che sarà di loro, visto che il matrimonio omosessuale sembra essere un peccato per i cristiani.
Testo originale: La sainteté: une vocation ouverte aux personnes LGBT?
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