La sofferenza delle persone gay ha radici profonde nella storia della Chiesa
Riflessioni di Bayard Rustin pubblicate sul blog Bilgrimage (Stati Uniti) il 5 luglio 2016, liberamente tradotte da Silvia Lanzi
Citazione del giorno: “Dobbiamo confessare . . . che la genealogia della sofferenza gay ha radici profonde nella storia della Chiesa“.
Una volta Michael Coren era un leader del movimento di opposizione al matrimonio omosessuale. Nel suo recente libro Epiphany: A Christian’s Change of Heart & Mind Over Same-Sex Marriage (Toronto, editore Signal, 2016) spiega come è arrivato a comprendere che il suo modo altamente selettivo di leggere le Scritture giudeo-cristiane per attaccare le persone LGBTQ (mentre ignorava l’affermazione centrale della Bibbia, ovvero l’amore, la misericordia e la giustizia) tradiva proprio ciò che è fondamentale nella tradizione cristiana.
In un articolo pubblicato oggi su The Advocate, Coren scrive:
Le mie mani, comunque, non sono pulite. Potrei non aver mai odiato, ma ho dato all’odio una patina intellettuale, ho rafforzato quelli che adesso mi sono contro, ho ferito e me ne vergogno. Non posso cancellare nulla di ciò, ma quello che posso fare è cercare di grattar via la sporcizia dalla fede cristiana che amo così tanto, che è un credo empatico, trasformante e caloroso o così dovrebbe essere. Bisogna riportarlo indietro dai reazionari che l’hanno rubato.
Gesù ci ha comandato di ampliare il cerchio, di non chiudere le porta; di includere, non di escludere. Ma dobbiamo confessare – e uso la parola con cognizione di causa – che la genealogia della sofferenza gay ha radici profonde nella storia della Chiesa e, come i cristiani nei cinquant’anni scorsi hanno rivisto il loro modo di comportarsi nei confronti degli ebrei, lo stesso dovrebbe succedere con la comunità LGBTQ.
Necessariamente questo ha bisogno di contrizione, di chiedere scusa, di braccia, menti e anime aperte e accoglienti. Non intendo le scuse surrogate di papa Francesco quando ha detto in un’intervista che i cattolici dovrebbero chiedede scusa per aver offeso gay e donne.
No, Santo Padre! Recentemente ha detto che chi promuove la “teoria del gender” – in breve i cattolici che sono a favore del matrimonio omosessuale e della piena uguaglianza dei gay – è uguale alla gioventù hitleriana e non ha cambiato una parola del catechismo cattolico che definisce l’omosessualità come peccaminosa e disordinata. Un dispiacere autentico richiede non solo parole, ma azioni.
Dopo (la strage di) Orlando, queste parole hanno bisogno di riverberarsi attraverso i santuari freddi e bui delle Chiese cristiane che ancora oggi, per le persone LGBTQ, sono ancora degli spazio ostili, poco accoglienti e per niente sicuri.
Testo originale: Quote for Day: “We Have to Confess . . . That the Genealogy of Gay Suffering Has Roots Deep in Church History”