La tipografia che discrimina la rivista gay
Articolo del 29 marzo 2013 pubblicato su giornalettismo.com
Danny Toner è il fondatore ed editore di MyGayZine, un magazine online sulle tematiche LGBT per i lettori dell’Irlanda del Nord. Sperando di crescere in popolarità, Toner decide di lanciare anche un’edizione cartacea della sua rivista, scegliendo di far uscire il primo numero a giugno, in concomitanza con il Belfast Pride. Ma dopo aver contattato un tipografo della zona per un preventivo, Toner non ha ricevuto altro che una mail in cui il tipografo spiegava di non poter accettare la commessa a causa dei suoi lettori.
“È CONTRO IL MIO CREDO RELIGIOSO” – “Ci sono alcuni lavori che non accetto perché non mi sento a mio agio – si legge nella mail inviata dal tipografo Nick Williamson – E questo è senza dubbio uno di quei lavori. Lavorare per la comunità LGBT sarebbe in contraddizione con il mio credo religioso e quindi devo rifiutare”. Inizialmente Williamson, ex direttore di una libreria cristiana, aveva risposto che “considerata la natura del magazine non era possibile fornire un preventivo”. Alla richiesta di un chiarimento da parte di Toner, ecco spuntare le vere ragioni del rifiuto.
RIVISTA CONTRO L’OMOFOBIA – Toner ha specificato che MyGayZine non contiene in nessun modo contenuti per adulti, ma che tratta di temi come l’omofobia, approfondisce alcuni aspetti della vita della comunità LGBT e lascia anche spazio a ricette e cruciverba. “Produco questo magazine da sette mesi – racconta Toner al Guardian – È iniziato come un progetto casalingo ed è diventato sempre più grande.
Così, dopo aver messo insieme il capitale necessario, ho cominciato a guardarmi intorno alla ricerca di un tipografo. Volevo che fosse qualcuno di qui, per rimanere in contatto con la gente di queste parti”. Leggere quella mail per lui è stato uno shock: “Mi sono sentito ferito e confuso: come si può rifiutare un servizio solo ed esclusivamente per quella ragione? È imbarazzante e vergognoso”.
DISCRIMINAZIONE – Toner sta pensando di passare a vie legali: un’azienda che si rifiuta di erogare beni o servizi sulla base dell’orientamento sessuale del cliente viola l’Equality Act una legge che l’Irlanda ha approvato nel 2010 contro la discriminazione degli omosessuali.
L’uomo ha sottoposto il suo caso alla Equality Commission dell’Irlanda del Nord, ed è entrato in contatto con un avvocato specializzato in diritti LGBT. “Se possiamo portare la tipografia davanti ai giudici lo faremo: uno dei motivi per cui abbiamo iniziato a produrre questo magazine è stato proprio combattere l’omofobia”.