La Via Crucis di un ragazzo omosessuale: Gesù incontra sua madre
Riflessioni sulla Via Crucis inviateci da un ragazzo omosessuale
Quarta stazione: Gesù incontra sua madre
Simeone parlò a Maria, sua Madre: “Egli è qui per la rovina e la risurrezione di molti in Israele, segno di contraddizione perché siano svelati i pensieri di molti cuori. E anche a te una spada trafiggerà l’anima”. Sua Madre serbava tutte queste cose nel suo cuore. (Luca. 2, 34-35.51)
Forse Gesù questo te l’avrebbe voluto risparmiare, Maria. Avrebbe preferito che tu lì non ci fossi stata, avrebbe preferito che tu non l’avessi visto in questo stato, colpito, maltrattato. E invece tu vai, e invece tu corri: vuoi vederlo, vuoi toccarlo, vuoi baciarlo.
E forse, mentre lo accarezzi, Gesù chiude gli occhi, e ricorda quand’era bambino, e com’era bello lasciarsi accarezzare da te.
Corri ancora, Maria, sulle viæ crucis di tanti che non hanno carezze. Corri sulla via di chi voleva carezze, e non ne ha ricevute; di chi voleva abbracci, ed è stato messo alla porta.
Corri ad abbracciare chi, dai genitori, non si sente capito; chi, dai genitori, si sente giudicato e condannato; chi, dai genitori, si sente abbandonato; chi, dai genitori, è cacciato via; chi, dai genitori, non si sente amato.
Ma mettiti anche sulla strada di questi genitori, Maria: forse non lo vedono, ma anche la loro è una via crucis, una via di morte. Mettiti sulla loro strada, e sciogli le incrostazioni dei cuori.
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