L’accoglienza delle persone omosessuali è una sfida per le Chiese
Comunicato stampa della Herbert Haag Foundation for Freedom in the Church pubblicato sul portale cattolico Kath.de (Germania) il 26 febbraio 2021, liberamente tradotto da Antonio De Caro
La cerimonia di premiazione della Herbert Haag Foundation for Freedom in the Church nel 2021 si concentra sull’omosessualità come sfida per le Chiese. Sebbene il “matrimonio per tutti” sia stato introdotto in paesi come Germania, Austria e Svizzera, e la discriminazione nei confronti delle persone sulla base del loro orientamento sessuale sia vietata dalla legge, in Vaticano è cambiato poco per quanto riguarda l’omosessualità. Essa che si scontra sempre più con l’incomprensione, anche tra molti credenti.
Stephan Goertz, professore di teologia morale presso l’Università di Magonza, alla cerimonia di premiazione di quest’anno afferma che il riconoscimento da parte della Chiesa dell’omosessualità come variante naturale della sessualità umana e della capacità di relazionarsi è atteso da troppo tempo.
Afferma Goertz: “Poiché l’amore personale forma la cornice morale della sessualità vissuta, gli stessi standard morali si applicano alle persone indipendentemente dal loro orientamento e identità sessuale […] Il diritto all’autodeterminazione sessuale, esercitata in modo responsabile, si applica allo stesso modo agli omosessuali e agli eterosessuali”. Anche la Chiesa Cattolica deve riconoscerlo senza riserve.
La Fondazione Herbert Haag assume una posizione consapevole in questo contesto, e assegna il suo premio a persone che sono state colpite da discriminazioni religiosamente motivate, o addirittura emarginate dal dogmatismo intollerante.
La cerimonia di premiazione (video) sarà disponibile online da domenica 7 marzo 2021, ore 17 , sul sito web: www.herberthaag-stiftung.ch con il motto “L’amore di Dio è colorato”.
Le seguenti persone riceveranno il Premio Herbert Haag 2020/21:
• Dr. Hedwig Porsch, parroca della parrocchia evangelica luterana Heiligkreuz a Coburg, in Alta Franconia. Poiché vive con la moglie Sylvia Gebhart, la teologa cattolica ha perso il lavoro nella Chiesa Cattolica.
• Pierre Stutz, una nota guida spirituale che organizza corsi e settimane di meditazione in tutta l’area di lingua tedesca. Nei suoi numerosi libri di successo sostiene una religiosità che afferma la vita e una spiritualità erotica. È stato sacerdote della diocesi di Basilea fino al 2002, e ora vive a Osnabrück con il coniuge Harald Weß.
• Dott. Ondrej Prostredník, un missionario della chiesa evangelica nel centro storico di Bratislava. Poiché ha criticato le Chiese in Slovacchia per la loro intolleranza religiosa nei confronti di lesbiche, gay, bisessuali e transgender (LGBT), la leadership della chiesa luterana gli ha tolto la licenza per continuare a insegnare alla cattedra di Nuovo Testamento presso la Facoltà Teologica Evangelica di Bratislava. Ondrej Prostredník è sposato, ha tre figli e vive con la moglie Edita a Pezinok.
• Il Gruppo di lavoro ecumenico sugli omosessuali e le Chiese (HuK), che dal 1977 si occupa instancabilmente del conflitto fra l’omosessualità e la Chiesa o la religione. Si impegna per favorire l’accettazione delle diverse forme di vita e famiglia e assume una posizione chiara e completa nelle campagne e dichiarazioni pubbliche, nonché nel lavoro accademico.
L’ostilità delle Chiese verso la sfera corporea e sessuale ha inflitto per secoli una quantità infinita di sofferenze emotive alle persone. Nessun prezzo può compensarlo. Tuttavia, la cerimonia di premiazione mira a creare speranza e incoraggiare i credenti di tutte le denominazioni a difendere quelle Chiese che non limitano l’amore creativo di Dio anche dove è in gioco la sessualità.
Testo originale: Kirchliche Anerkennung von Homosexualität als Variante menschlicher Sexualität und Beziehungsfähigkeit ist überfällig