L’amore deve andare dove c’è più bisogno! Sei d’accordo?

Nella vignetta di NakedPastor, il pastore si sporge sul bordo di un burrone: una pecora è caduta e sta per precipitare.
Sul lato opposto, le altre novantanove pecore — quelle rimaste al sicuro — sventolano cartelli che gridano “All sheep matter”, cioè “Tutte le pecore contano”.
Eppure, proprio in quel momento, non tutte hanno bisogno della stessa cosa.
Il pastore lo sa: l’amore vero non è generico, è concreto. Non si misura a slogan, ma si piega dove c’è ferita, va dove qualcuno rischia di perdersi.
È il cuore del Vangelo di Luca (15,4-7): “Chi di voi, se ha cento pecore e ne perde una, non lascia le novantanove nel deserto e va in cerca di quella perduta?”.
Le altre pecore non capiscono. Pensano che occuparsi di una sola significhi dimenticare le altre. Ma il pastore sa che l’amore di Dio non si divide: si moltiplica.
Quando si china su chi è in bilico, non dimentica il gregge — lo educa. Mostra che ogni vita ha valore, ma che le vite ferite chiedono attenzione speciale.
La vignetta ci provoca. Quante volte, anche nella Chiesa, diciamo che “tutti sono amati da Dio”, ma poi restiamo fermi davanti a chi è in pericolo, ai margini, escluso, dimenticato?
La vignetta di NakedPastor ci ricorda che l’amore evangelico è parziale nel senso più santo del termine: prende le parti di chi soffre.
E forse, se alziamo lo sguardo, vediamo che Dio è proprio lì — sull’orlo del burrone — teso verso chi sta per cadere, mentre chi è al sicuro impara, finalmente, che dire “tutte le pecore contano” vuol dire andare a cercare quella che manca.
* David Hayward, conosciuto come Naked Pastor, è un ex pastore canadese che attraverso vignette semplici e ironiche mette a nudo (da qui il nome) le contraddizioni delle chiese e dei rapporti umani. Le sue pecore bianche e arcobaleno sono diventate un simbolo internazionale di inclusione, fede e libertà spirituale.

