L’Associazione degli Psicologi Americani (APA) e l’omosessualità
Traduzione* di “Answers to your questions about sexual orientation and homosexuality” dell’Associazione degli Psicologi Americani (APA)
L’Associazione degli Psicologi Americani (APA) è un'organizzazione scientifica e professionale che rappresenta la psicologia negli Stati Uniti. Con 148.000 membri l'APA è la più grande associazione di psicologi nel mondo. Pubblichiamo, finalmente per intero, questo suo interessante documento in cui l'APA ha voluto rispondere ad alcune delle più comuni domande “sull’orientamento sessuale e l’omosessualità” alla luce delle ultime acquisizioni della psicologia.
Cos’è l’orientamento sessuale?
L’orientamento sessuale è una stabile attrazione emozionale, romantica o affettiva verso un’altra persona. Si distingue dalle altre componenti della sessualità, cioè dal sesso biologico, dall’identità di genere (il senso psicologico di essere maschio e femmina) e dal ruolo di genere sociale (aderenza a norme culturali per il comportamento femminile e maschile). L’orientamento sessuale esiste lungo un continuum che spazia dalla omosessualità esclusiva alla eterosessualità esclusiva e include varie forme di bisessualità.
Le persone bisessuali possono sperimentare attrazione sessuale, emozionale e affettiva sia per persone del proprio sesso, sia per persone del sesso opposto. A volte ci si riferisce alle persone con un orientamento omosessuale chiamandole gay (sia di uomo che di donna) o lesbica (solo donna).
L’orientamento sessuale è differente dal comportamento sessuale perchè fa riferimento ai sentimenti e al concetto di sè. Le persone possono esprimere o non esprimere in comportamenti il loro orientamento sessuale.
Cosa determina un particolare orientamento sessuale della persona?
Ci sono numerose teorie circa le origini dell’orientamento sessuale della persona; la maggior parte degli scienziati oggi concorda che l’orientamento sessuale è più probabilmente il risultato di una complessa interazione di fattori ambientali, cognitivi e biologici.
Nella maggior parte delle persone, l’orientamento sessuale di forma da piccoli. C’è anche una considerevole recente evidenza che suggerisce che la biologia, inclusi fattori genetici o fattori ormonali congeniti, giocano un ruolo significativo nella sessualità della persona.
In conclusione, è importante riconoscere che ci sono probabilmente molte ragioni che determinano l’orientamento sessuale della persona e le ragioni possono essere differenti da persona a persona.
L’orientamento sessuale è una scelta?
No. Gli esseri umani non scelgono se essere gay o etero. L’orientamento sessuale emerge per la maggior parte delle persone nella prima adolescenza senza nessuna precedente esperienza sessuale. Sebbene si possa scegliere se agire sui propri sentimenti, gli psicologi non considerano l’orientamento sessuale una scelta cosciente che può essere volontariamente cambiata.
Può la terapia cambiare l’orientamento sessuale?
No. Anche se la maggior parte degli omosessuali vive una vita di successo, felice, alcuni omosessuali o bisessuali tentano di cambiare il loro orientamento sessuale attraverso la terapia, talvolta sotto la pressione e l’influenza di membri della famiglia o di gruppi religiosi.
La realtà è che l’omosessualità non è una malattia.. Non richiede un trattamento e non si può cambiare. Comunque, non tutti i gay, le lesbiche e i bisessuali che cercano assistenza da professionisti della salute mentale vogliono cambiare il loro orientamento sessuale.
Gay, lesbiche e bisessuali possono chiedere aiuto psicologico nell’ambito del processo di coming out e per trovare strategie di confronto con il pregiudizio, ma la maggior parte di loro va in terapia per le stesse ragioni e problemi della vita che portano gli eterosessuali dai professionisti della salute mentale.
Che cosa si può dire a proposito delle cosiddette “terapie di conversione”?
Alcuni terapisti che intraprendono le cosiddette terapie di conversione affermano che sono stati in grado di cambiare l’orientamento sessuale dei loro clienti da omosessuale a eterosessuale. Un’attenta analisi di questi resoconti comunque mostra diversi fattori che gettano dubbi sulle loro asserzioni.
Per esempio, la maggior parte di queste dichiarazioni provengono da organizzazioni con una prospettiva ideologica che condanna l’omosessualità. In aggiunta, le loro affermazioni sono poco documentate. Per esempio, il risultato del trattamento non è seguito e riportato in seguito come dovrebbe essere lo standard per testare la validità di qualsiasi intervento sulla salute mentale.
L’Associazione Psicologica Americana è preoccupata per terapie come queste e per il loro potenziale danno ai pazienti. Nel 1997, il consiglio dell’Associazione ha approvato una risoluzione riaffermando l’opposizione della psicologia all’omofobia nel trattamento e spiegando chiaramente il diritto del cliente a un trattamento senza pregiudizi e alla sua autodeterminazione.
Qualsiasi persona che entra in terapia per affrontare le problematiche dell’orientamento sessuale ha il diritto di aspettarsi che la terapia avverrà in un ambiente professionalmente neutrale in assenza di ogni pregiudizio sociale.
L’omosessualità è una malattia mentale o un problema emozionale?
No. Gli psicologi, gli psichiatri e gli altri professionisti della salute mentale concordano che l’omosessualità non è una malattia, non è un disordine mentale o un problema emozionale. Oltre 35 anni di ricerca scientifica obiettiva e metodologica hanno mostrato che l’omosessualità, in se stessa, non è associata a disordini mentali o emozionali o a problemi sociali. L’omosessualità era una volta intesa come malattia mentale perchè i professionisti della salute mentale e la società disponevano di informazioni parziali.
Nel passato, gli studi su gay, lesbiche e bisessuali coinvolgevano solo coloro che si trovavano in terapia, quindi compromettendo le risultanti conclusioni. Quando i ricercatori hanno esaminato le informazioni circa le persone che non erano in terapia, l’idea che l’omosessualità fosse una malattia mentale fu rapidamente falsificata.
Nel 1973, l’Associazione Psichiatrica Americana confermò l’importanza di una nuova, meglio progettata ricerca e rimosse l’omosessualità dal manuale ufficiale che elenca i disordini mentali ed emozionali. Due anni dopo, l’Associazione Psicologica Americana approvò una risoluzione che sosteneva la rimozione.
Per oltre 25 anni, entrambe le associazioni hanno raccomandato a tutti i professionisti della salute mentale di aiutare a correggere il pregiudizio della malattia mentale che alcune persone ancora associano all’orientamento omosessuale.
Possono le lesbiche, i gay e i bisessuali essere buoni genitori?
Sì. Gli studi che confrontano gruppi di bambini allevati da genitori omosessuali e da genitori eterosessuali non trovano nessuna differenza nello sviluppo fra i due gruppi di bambini in quattro aree critiche: la loro intelligenza, l’adattamento psicologico, l’adattamento sociale e la capacità di fare amicizia. E’ anche importante sapere che l’orientamento sessuale di un genitore non determina quello del figlio.
Un altro mito sull’omosessualità è la credenza errata che i gay hanno una più elevata tendenza egli eterosessuali a molestare i bambini. Non c’è alcuna evidenza che suggerisca che gli omosessuali hanno più probabilità degli eterosessuali di molestare i bambini.
Perchè alcuni gay, alcune lesbiche e alcuni bisessuali dicono agli altri del loro orientamento sessuale?
Perchè condividere quell’aspetto di loro stessi con gli altri è importante per la loro salute mentale. Infatti, il processo di sviluppo dell’identità per lesbiche, gay e bisessuali chiamato “coming out” si rivela fortemente collegato all’adattamento psicologico – più positiva è l’identità del gay, della lesbica e del bisessuale, migliore sarà la salute mentale della persona e più elevata sarà la sua autostima.
Perchè il processo del “coming out” è difficile per alcuni gay, lesbiche e bisessuali?
Per alcuni gay, lesbiche, bisessuali il processo di coming out è difficle, per altri non lo è. Spesso le lesbiche, i gay e i bisessuali si sentono spaventati, diversi e soli quando per la prima volta capiscono che il loro orientamento sessuale è differente dalla norma.
Questo è particolarmente vero per le persone che diventano consapevoli del loro orientamento sessuale da bambini o da adolescenti, che non è infrequente. E, in base alle loro famiglie e all’ambiente in cui vivono, essi possono dover lottare contro il pregiudizio e la disinformazione circa l’omosessualità. I bambini e gli adolescenti possono essere particolarmente vulnerabili agli effetti deleteri del pregiudizio e degli stereotipi.
Essi possono anche temere di essere rifiutati dalla famiglia, dagli amici, dai colleghi e dalle istituzioni religiose. Alcuni gay devono preoccuparsi di non perdere il loro lavoro o di non essere molestati a scuola se il loro orientamento sessuale diventa di dominio pubblico. Sfortunatamente, gay, lesbiche e bisessuali sono a più alto rischio di violenze fisiche rispetto agli eterosessuali.
Studi fatti in California a metà degli anni Novanta hanno mostrato che quasi un quinto di tutte le lesbiche che presero parte nello studio e più di un quarto di tutti i gay che parteciparono sono stati vittime di crimini d’odio basati sul loro orientamento sessuale.
In un altro studio condotto in California fra circa 500 giovani adulti, metà di tutti i giovani partecipanti allo studio hanno ammesso qualche forma di aggressione anti-gay dall’ingiuria verbale alla violenza fisica.
Cosa si può fare per vincere il pregiudizio e la discriminazione verso gay, lesbiche e bisessuali?
La ricerca ha evidenziato che le persone che hanno attitudini più positive verso gay, lesbiche e bisessuali sono quelli che dicono di conoscere bene uno o più gay, lesbiche o bisessuali –spesso si tratta di un amico o di un collega.
Per questa ragione, gli psicologi credono che le attitudini negative verso i gay come gruppo di persone sono pregiudizi che non sono basati su una effettiva esperienza ma sono basati su stereotipi.
Oltretutto, la protezione contro la violenza e la discriminazione è molto importante, come per le altre minoranze. Alcuni stati includono la violenza contro le persone in base al loro orientamento sessuale fra i “crimini d’odio” e 10 stati USA hanno leggi contro la discriminazione basata sull’orientamento sessuale.
Perchè è importante per la società una migliore educazione sull’omosessualità?
Educare tutte le persone sull’orientamento sessuale e sull’omosessualità significa diminuire il pregiudizio anti-gay.
Un’accurata informazione circa l’omosessualità è specialmente importante per i giovani che stanno scoprendo per la prima volta e stanno cercando di capire la loro sessualità – se sono omosessuali, bisessuali o eterosessuali.
Le paure secondo cui l’accesso a queste informazioni renderà più persone gay non ha validità – l’informazione circa l’omosessualità non rende qualcuno gay o etero.
Tutti i gay e i bisessuali sono sieropositivi?
No. Questo è un luogo comune. In realtà, il rischio di esposizione al virus HIV dipende dal comportamento della persona non dal suo orientamento sessuale. Ciò che è importante ricordare circa l’AIDS è che una malattia che si può prevenire attraverso l’uso di pratiche di sesso sicuro ed evitando l’uso di droghe.
Per approfondire (sito esterno)
“Answers to your questions about sexual orientation and homosexuality” (in inglese)
* Tradotto da Fabio nell’ambito del’iniziativa “Traduttori di… buona novella”