Le nostre risposte alle domande del Sinodo sulla “pastorale verso le persone omosessuali”
Testo estratto dal “contributo della rete ecclesiale chiccodisenape* di Torino ai Lineamenta” del Sinodo, pp.3-4
I Lineamenta dimostrano una particolare timidezza nell’affrontare il problema della pastorale delle persone con tendenza omosessuale. L’unica domanda su questo tema, la n.40, sembra addirittura occuparsi solo delle “famiglie che hanno al loro interno persone con tendenza omosessuale”. Sembra che non si voglia accettare l’evidenza empirica che per alcune persone, create da Dio come tutte le altre, la tendenza omosessuale non è una colpa né un capriccio, ma è una caratteristica che fa parte della loro natura; bisogna anzi prendere atto che esistono anche persone che la natura ha dotato di caratteristiche sessuali incerte. In molte situazioni queste persone vengono (o venivano) fatte oggetto di scherno e derisione; in molti stati, specie extraeuropei, permangono costumi e legislazioni gravemente persecutori. Dovrebbe essere ben chiaro che la Chiesa accoglie pienamente questi suoi figli, cercando di favorirne la piena crescita umana e relazionale.
In questo senso abbiamo apprezzato le proposizioni nn. 50, 51, 52 della Relatio post disceptationem della prima sessione del Sinodo, di cui però non si trova più traccia nei Lineamenta, e pensiamo che debbano essere riprese e approfondite. In particolare: “n. 50. Le persone omosessuali hanno doti e qualità da offrire alla comunità cristiana: siamo in grado di accogliere queste persone, garantendo loro uno spazio di fraternità nelle nostre comunità? Spesso esse desiderano incontrare una Chiesa che sia casa accogliente per loro. Le nostre comunità sono in grado di esserlo accettando e valutando il loro orientamento sessuale, senza compromettere la dottrina cattolica su famiglia e matrimonio?” e n. 52. “Senza negare le problematiche morali connesse alle unioni omosessuali si prende atto che vi sono casi in cui il mutuo sostegno fino al sacrificio costituisce un appoggio prezioso per la vita dei partners. Inoltre, la Chiesa ha attenzione speciale verso i bambini che vivono con coppie dello stesso sesso, ribadendo che al primo posto vanno messi sempre le esigenze e i diritti dei piccoli”.
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* Chiccodisenape è un progetto ecclesiale nato nel 2007 composto da esponenti di diverse associazioni ecclesiali dell’area torinese. Nei suoi otto anni di attività ha proposto diversi percorsi di riflessione su questioni ritenute vitali per l’annuncio del Vangelo oggi.
Maggiori informazioni si trovano sul sito: www.chiccodisenape.org.
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