Le problematiche etiche delle relazioni omosessuali nelle comunità cristiane
Testo della teologa suor Margaret Farley* tratto dal libro Just Love: A Framework for Christian Sexual Ethics, Continuum International Publishing Group (USA), agosto 2005, pagg. 257-258, liberamente tradotto da Giacomo Tessaro
Le problematiche che circondano l’etica delle relazioni omosessuali, nelle comunità cristiane come nella società occidentale in generale, sono segnate da controversie ancora nel loro pieno svolgimento e, per molte persone, da angoscia e rabbia vive e attuali.
Tali problematiche sono soggette a rapidi sviluppi come poche altre nelle chiese e nelle sinagoghe di tutti gli Stati Uniti. Si tratta di problematiche etiche che devono essere affrontate perché molti le considerano il cuore della questione dell’omosessualità, una questione di primaria importanza per l’unità della Chiesa, centrale per il cammino di fede individuale di gay e lesbiche, una sfida a una società che troppo frequentemente tollera le discriminazioni e le violenze nei confronti dei suoi membri gay e lesbiche. Si tratta di problematiche etiche che devono essere affrontate anche perché riguardano persone reali, la loro identità, il loro posto nella società, le loro relazioni e le loro vocazioni.
La domanda fondamentale che risuona in tutto il libro è: quando l’attività sessuale è appropriata in una relazione umana? La medesima domanda va posta quando parliamo esplicitamente di relazioni omosessuali. Questo significa che il problema chiave non è se si possono giustificare eticamente le relazioni omosessuali, ma quali devono essere le caratteristiche di tali relazioni quando sono giustificate.
Per anticipare la conclusione, che segue la traccia dei capitoli precedenti: l’impalcatura etica per le relazioni e gli atti sessuali sviluppata nel capitolo 6 è la stessa per le relazioni eterosessuali come per quelle omosessuali; tuttavia, data l’intensità dei dibattiti attorno a queste ultime, non basta cominciare e finire con questa conclusione.
La bibliografia sull’omosessualità apparsa negli ultimi anni sembra essere perfino più voluminosa di quella sul matrimonio e la famiglia. Sono stati esaminati tutti i vari aspetti dell’orientamento e dell’attività sessuale di gay e lesbiche: la loro storia nelle società occidentali, le esperienze omosessuali nelle varie culture, la loro eziologia, i giudizi delle religioni, i contesti sociali e altro ancora.
Data la ricchezza di risorse disponibile oggigiorno, specialmente nella cultura occidentale, nei contesti cristiani e nelle loro teologie, qui mi occuperò solo di tre cose: un esame delle fonti cristiane utilizzate dalle comunità cristiane o per loro disponibili; un esame di come la struttura per l’etica sessuale che ho proposto possa dischiudere delle possibilità per un’etica delle relazioni omosessuali; alcune riflessioni se sia di qualche importanza che la preferenza per le relazioni omosessuali possa essere un “dato” per alcune persone e una scelta per altre.
* Suor Margaret A. Farley, nata il 15 aprile 1935, fa parte della congregazione americana delle Sisters of Mercy (Suore della Misericordia) ed è professoressa emerita di etica cristiana presso la Yale University Divinity School dove ha insegnato etica cristiana, dal 1971 al 2007, ed è stata anche presidente della Catholic Theological Society of America (Associazione Cattolica dei Teologi d’America). Il suo libro Just Love (2005), ha avuto numerose critiche e censure da parte della Congregazione per la Dottrina della Fede per le opinioni morali espresse, considerate divergenti dal magistero cattolico, ma ha ricevuto invece ampio sostegno e approvazione dalla Leadership Conference of Women Religious (Conferenza delle Religiose degli Stati Uniti) e della Catholic Theological Society of America (Associazione Cattolica dei Teologi d’America).