Lettera aperta al Vicario di Roma sul silenzio della chiesa romana sulle violenze omofobe di questi giorni

Siamo convinti infatti che la violenza è sempre e comunque anticristiana, e in quanto tale vada apertamente condannata.
Di seguito potete leggere la nostra lettera
Caro fratello Agostino Vallini, siamo i fratelli e le sorelle di LiberamenteNoi, una piccola associazione che in questo anno di vita ha cercato di stimolare la realtà romana sui temi della fede e delle diversità.
Le scriviamo in questo momento in cui Roma sta perdendo la propria vocazione di città solidale, accogliente, aperta alle differenze.
I recenti attacchi alle persone, ai luoghi ai simboli della comunità glbt sono un oltragio a Roma, alla sua comunità civile, ma molto di più alla comunità cattolica che proprio a Roma trova la sede di Pietro.
Siamo stupiti che nessuna voce si sia levata a condanna di questi atti o che abbia detto una parola di solidarietà verso i fratelli colpiti da un ! omofobo atto criminale.
L’amore del Cristo risorto è per tutti gli uomini e le donne. La violenza è sempre condannabile come ci insegnano le Scritture e il Magistero della Chiesa.
Essere compagni di strada, come Gesù verso Emmaus, è riconoscere il Signore nei nostri fratelli e sorelle.
Ogni persona deve trovare sempre una parola di solidarietà dai pastori della comunità: sono state colpite delle persone omosessuali, che dal Catechismo devono essere accolte pienamente dalle comunità. Persone, fratelli e sorelle.
Le chiediamo di essere solidale con queste e di chiedere a tutte le comunità la partecipazione ogni venerdì alla fiaccolata contro la violenza che si organizzano dal Colosseo al Campidoglio. Fiaccolata contro ogni violenza, contro i pregiudizi e slegata da partiti e associazioni.
Le chiediamo di invitare le parrocchie a pregare e impegnarsi contro queste violenze alle persone glbt.
Sarebbe una testimonianza forte che disegna il volto d’amore della chiesa che è in Roma, una sua visita presso l’ospedale sant’Eugenio a Dino, uno dei ragazzi accoltellati, e portargli la sua vicinanza e solidarietà.
La salutiamo con le parole del Risorto che vorremmo che oggi siano la vocazione della nostra citta: Pace a voi.
La Segreteria di LIBERAMENTENOI