Libertà è dire la verità. Il mio cammino di lesbica cattolica

Testimonianza di EC, 24 anni, persona non-binaria lesbica di Teresina (Brasile), pubblicata in Testemunhos da Diversidade: história de fé, amor e comunhão (Testimonianze della Diversità: storia di fede, amore e comunione), a cura della Rede Nacional de Grupos Católicos LGBT (Brasile), 2020. Liberamente tradotta dai volontari del Progetto Gionata
Ho 24 anni e per sette anni ho vissuto fingendo di essere qualcosa che non ero. Sono cresciuta in chiesa: mia madre portava me e mia sorella fin da piccole, e siamo cresciute immerse nei valori della fede cristiana. Non c’è eredità più grande che potesse lasciarmi.
Partecipavo al rinnovamento carismatico cattolico, ero impegnata nella liturgia della comunità, sempre presente. Tutto sembrava andare bene, fino a quando, intorno ai quattordici anni, cominciò un dubbio che avrebbe dato inizio a una sofferenza durata sette anni.
Facevo danza classica, e c’era una ragazza che ammiravo tantissimo. Guardarla ballare era la parte più bella della mia giornata. Non capivo bene che cosa fosse quella sensazione finché lei non dovette lasciare la scuola.
Quel distacco mi ferì profondamente, senza senso apparente, visto che non eravamo neppure così amiche. Non potevo neanche pensare alla possibilità di essere innamorata, perché… era una ragazza!
La storia si ripeté due anni dopo, a sedici anni. Nella mia classe arrivò una nuova compagna e diventammo subito amiche, sempre insieme ad altre due ragazze. Il problema era che lei aveva un’attenzione particolare verso una delle nostre amiche, e questo mi faceva soffrire.
Allora capii che stava succedendo di nuovo, e mi dissi che non potevo permetterlo. Pensavo che fosse sbagliato, e dovevo combattere quella sensazione. Pregavo, piangevo, mi sentivo una nullità per provare attrazione verso di lei.
Per cercare di cancellare quei sentimenti, feci un grande errore: mi misi insieme a un bravo ragazzo della mia scuola, sperando che così mi sarei dimenticata della compagna. Quel rapporto durò cinque anni.
Ma furono anni di menzogna. Io sapevo di non volerlo davvero, lo ingannavo e lo facevo soffrire, e dentro di me non avevo pace. Era come se stessi scappando da me stessa, e in più mi sentivo in colpa due volte: per avergli fatto del male e per aver rinnegato la mia verità.
Arrivammo perfino al fidanzamento ufficiale, ma ormai non ce la facevo più. In quel momento pregai così: “Dio, Tu sai che non sono felice, Tu sai quello che sento, conosci tutto ciò che mi porto dentro. Se è Tua volontà che io continui qui, che mi sposi, va bene… ma se non lo è, Ti prego: fa’ che sia lui a porre fine a questa relazione, perché io non avrò mai la forza di farlo”.
Un mese dopo la mia preghiera, fu proprio lui a decidere di lasciarmi.
Non ho parole per descrivere la sensazione di libertà che ho provato. All’inizio non fu facile: mi sono assunta davanti a tutti e ho affrontato i giudizi di parenti e amici. Ma ero finalmente in pace con me stessa, sicura che Dio mi amava così come ero, perché me lo aveva fatto sentire nella preghiera.
Avevo smesso di mentire a me e agli altri. E questo mi fece vivere meglio, più vicina a Dio. Perché quando si vive nella menzogna, il senso di colpa ci allontana sempre più da Lui.
So che essere LGBTQIAP+ può sembrare strano agli occhi della società, perché è stato stigmatizzato e messo ai margini. È una croce che ci tocca portare, perché genera violenza e pregiudizio – proprio le cose contro cui Gesù ha sempre lottato. Ma io non voglio farmi vittima, perché il Signore ci ha detto che la vita non sarebbe stata facile (cfr. Mt 16,24).
Ecco perché lotto ogni giorno: perché le persone capiscano che noi siamo esseri umani come tutti gli altri. Persone che amano, che soffrono, che si rallegrano, che hanno famiglia e affetti, che hanno sogni, che hanno fede, e che sono anch’esse figlie di Dio.
* EC è una giovane persona non-binaria lesbica di Teresina (Piauí, Brasile). La sua esperienza racconta il lungo percorso di autoaccettazione e il coraggio di vivere la propria verità davanti a Dio e agli altri.
Testo originale: Testemunhos da Diversidade: história de fé, amor e comunhão (file PDF)

