L’Italia vista dalla Francia. L’amore censurato di Brokeback Mountain
Riflessioni tratte da dieunousaimechretiensetgay.blogspirit del 13 dicembre 2008, liberamente tradotte da Dino
In Italia, nella serata di lunedì 8 dicembre (2008), Rai 2 ha trasmesso il film Brokeback Mountain, un western gay del regista taiwanese Ang Lee sugli amori proibiti e appassionati di due cow-boy nella profonda America degli anni 60-70.
Il film è stato premiato con 3 Oscar ed il Leone d’Oro alla Mostra del Cinema di Venezia del 2005. Alla sua uscita sugli schermi italiani, il film era stato vietato ai minori di 14 anni, una limitazione poi abolita nel 2007. Ma una sorpresa aspettava i telespettatori di Rai2.
Hanno infatti potuto constatare che erano state eliminate due scene del film. Una scena nella quale Jack ed Ennis si abbracciano, e un’altra in cui viene ricordato il loro primo rapporto sessuale. L’agenzia Ansa rileva che “In compenso, alcune scene di sesso eterosessuale decisamente più esplicite o altre particolarmente violente non sono state censurate”.
Arcigay, la principale associazione di difesa degli omosessuali in Italia, ha reagito energicamente, martedì 9 dicembre, sul proprio sito Internet ha denunciato questa censura ed ha dichiarato “Vogliamo sapere chi ha deciso di mandare in onda questo film con dei grossolani tagli degni della censura degli anni ’50? Chi si è permesso di pensare che un pubblico adulto non potesse sopportare i baci e le effusioni tra due uomini?”. Altre associaziioni come ADUC o Gaynet si sono unite ad Arcigay per chiedere che il film venga ritrasmesso in versione integrale.
Franco Grillini, vecchio deputato di sinistra, presidente di Gaynet, da parte sua ha dichiarato: “E’ un’assurdità. Che si voglia trasformare un film che racconta un grande amore omosessuale in una semplice storia di amicizia tra uomini, questo la dice lunga sul clima culturale in Italia”.
Ed ha anche sottolineato che era un’assurdità che il film Brokeback Mountain, premiato in un festival statale, vincitore il Leone d’Oro a Venezia nel 2005, venisse poi censurato dalla televisione di stato. Ha aggiunto: “Quando l’arte, la cultura, il cinema, la letteratura sono brutalmente censurate, significa che l’autoritarismo è alle porte”.
Un’altra associazione, il Circolo Omosessuale Mario Mieli ha deplorato. “Rai Due ha rivelato il suo animo bigotto trasformando un film raffinato sull’amore e la passione tra due uomini, per niente volgare, in un film puritano”. Non siamo per niente stupiti da questa censura in un paese governato da una coalizione politica costituita dal conservatore Silvio Berlusconi e il partito di estrema destra di Umberto Bossi, la Lega Nord, entrambi omofobi. Quanto alla lobby anti-gay della Chiesa cattolica romana e delle associazioni religiose e familiari, non c’è nulla di nuovo da dire.
Martedì 9 dicembre, a fine giornata, Arcigay ha pubblicato sul suo sito internet un nuovo comunicato che rende noto che Rai Due si sarebbe impegnata a ritrasmettere il film nella sua versione integrale dopo aver definito “un incidente” la messa in onda della versione censurata. Senza dubbio tra qualche anno, se davvero sarà ritrasmesso. In Francia il film Brokeback Mountain non è mai stato trasmesso sulle reti non criptate. Speriamo che quando ciò avverrà sarà nella sua versione integrale.
O Signore, glorifica l’Amore.
Testo originale