“Mamma sono gay!”. Il coming out di un figlio LGBTQ
Testo tratto dal libro “Our Children A Gift” (Dono del Signore sono i figli) a cura di Drachma Parents* di Malta, edito da Midsea Books, 2023. Traduzione dell’edizione italiana a cura de la tenda di Gionata**
Molti genitori non dimenticheranno mai l’ora, la data e il luogo esatti del coming out dei propri figli o figlie come gay, lesbica o transgender. Il coming out richiede molto coraggio: è un atto molto rischioso e rende vulnerabili perché non si può mai sapere come reagiranno gli altri. Ma non fare coming out lo è ancora di più perché si rischia di restare chiusi per sempre in un armadio fittizio, senza mai realizzare pienamente la propria vera identità.
Ci auguriamo che nella nostra società arrivi il giorno in cui non sarà più necessario per le persone con diverso orientamento sessuale e identità di genere fare coming out, cioè “uscire dall’armadio”, proprio perché non avranno più bisogno di starci dentro!
Mio figlio mi ha appena detto di essere gay e sono rimasta scioccata!
Hai tutte le ragioni per sentirti confusa e scioccata. In quel momento un fiume di pensieri e sentimenti si affacciano tutti insieme e ti senti sopraffatta da così tante incognite e paure: è un territorio inesplorato per te e per la tua famiglia. È, quindi, del tutto normale sentirsi così. Anche noi ci siamo passati ed è per questo che desideriamo condividere con te alcuni suggerimenti. Potranno rendere quel momento un po’ meno difficile per te e per tuo figlio o tua figlia.
Ringrazialo per avertelo detto
Forse ti sorprenderà saperlo, ma lasciacelo dire lo stesso: ringrazialo per avertelo detto! Il fatto stesso che abbia voluto incontrarti per raccontarti qualcosa di così personale e intimo significa che si fida di te e ti vuole bene, che non vuole tenerti nascosto questo aspetto della sua vita, anche se sapeva che avrebbe sconvolto la tua. Ora che te l’ha detto, si sentirà più libero, più rilassato, più tranquillo. Dovreste entrambi esserne grati e apprezzarlo!
La tua prima reazione
Spesso i genitori si sentono in colpa per come hanno reagito al coming out del figlio oppure non sono sicuri che la loro reazione sia stata abbastanza positiva. È bene ricordare che il coming out è solo un momento tra i tanti. Indubbiamente il momento in cui per la prima volta si sentono le parole «Mamma, sono gay!» è importante, ma quello sarà solo l’inizio. Quindi, qualunque cosa avrai detto (o non detto) durante la vostra primissima conversazione, ricorda che ciò che conta davvero è quello che succede dopo, quello che farai e dirai nelle settimane e nei mesi successivi. Il processo di coming out non avviene tutto d’un fiato – e per fortuna, diremmo – perché questo ti darà un po’ di respiro per elaborare ciò che sta accadendo!
Quel che conta di più
È importante che tuo figlio senta che il tuo amore per lui non è cambiato da quando ha fatto coming out. È lo stesso figlio che era prima di dichiararsi, lo stesso figlio che hai sempre amato! In quel momento tuo figlio o tua figlia non hanno bisogno di una ramanzina sulla morale sessuale. Ciò di cui hanno sicuramente bisogno in quella fase è di sentirsi amati e accettati. Questo è ciò che conta di più in quel momento. E, se sei cristiano o cristiana, ricorda che quella può essere un’occasione d’oro per tuo figlio o tua figlia di sperimentare attraverso di te un assaggio del modo incondizionato in cui Dio Padre li ama, proprio come ama te!
Un grande abbraccio!
Poi, a un certo punto, dopo il coming out, non dimenticare di abbracciarlo forte. Se non l’hai ancora fatto, c’è tutto il tempo per farlo. E non devi sentirti in imbarazzo se ti fai un bel pianto, o se ve lo fate insieme!
L’importante è che tuo figlio senta che il tuo amore per lui non è cambiato da quando ha fatto coming out come omosessuale, bisessuale o transgender.
* Drachma Parents, fondato nel 2008, è un gruppo maltese di genitori cattolici di persone lesbiche, gay, bisessuali o transgender. Sono madri e padri che sostengono altri genitori e li aiutano a capire, accettare e sostenere i loro figli, che sono figli di Dio.
** La versione italiano del libro “Our Children A Gift” è stata realizzata da La tenda di Gionata in accordo con Drachma Parents ed è stata curata da Luigi Laviola, Ilaria Sparacimino, Valeria Sparacimino e Amelia Chierici.
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