Mentre i cardinali si chiudono in conclave, le parrocchie e le diocesi si aprono alle veglie per il superamento dell’omotransbifobia



Mentre nella Chiesa cattolica i cardinali si raccolgono in conclave per eleggere un nuovo Papa, in tante diocesi italiane, svizzere e spagnole accade qualcosa di altrettanto potente: le porte delle chiese si spalancano. Si aprono per accogliere, ancora una volta, le Veglie di preghiera per il superamento della violenza dell’omotransbifobia, un’iniziativa che vuole rendere visibile una Chiesa che si fa “ospedale da campo”, come direbbe papa Francesco, vicina a chi è ferito, scartato, escluso.
Le veglie, dal 2007, vogliono essere segni profetici, piccoli ma profondi gesti di comunità che raccontano la possibilità concreta di una Chiesa diversa: una Chiesa che si fa prossima, che ascolta, che consola, che vuole essere, sempre più, un santuario di accoglienza e sostegno per le persone LGBT+ e per chiunque sia colpito dalla discriminazione.
Un’iniziativa ecumenica, che attraversa confini, confessioni e lingue in un tempo di divisione. Comunità cattoliche, valdesi, metodiste, battiste, luterane e molte altre si ritroveranno in preghiera sotto lo stesso cielo con i cristiani LGBTQ+ e i loro genitori, per mostrare il volto plurale del cristianesimo, capace di comunione nella diversità.
Tutte le veglie che avranno luogo a maggio saranno guidate dalle parole dell’apostolo Pietro: «In verità sto rendendomi conto che Dio non fa preferenze di persone» (Atti degli Apostoli 10,34-35), parole che custodiscono una verità semplice e luminosa: nessuno è escluso dall’amore di Dio. Ogni vita è degna, amata, voluta. Ed è per questo che, come credenti, non possiamo tacere.
Anche quest’anno, la Commissione Fede, Genere e Sessualità delle chiese battiste, metodiste e valdesi, insieme alla REFO, ha preparato una proposta di liturgia, disponibile anche in inglese, per accompagnare questo tempo di preghiera, ascolto e speranza.
In numerose veglie sarà inoltre distribuito gratuitamente il libretto Translucenza. Storie di fede transgender, realizzato da La Tenda di Gionata, che raccoglie le testimonianze profonde e coraggiose di sette persone transgender credenti. Storie di ferite e rinascite, di fede e identità, che risplendono di un’umana bellezza, autentica e vulnerabile.
Scrivono i cristiani LGBT+ e i loro genitori di Kairos, che il 20 maggio veglieranno nella parrocchia dell’Isolotto con l’arcivescovo di Firenze, mons. Gherardo Gambelli: «Vogliamo vegliare per dare voce a chi non ce l’ha. Per ricordare le persone LGBT+ ferite, escluse, uccise, ma anche le storie, i nomi e le fatiche di tutti coloro che, per qualsiasi motivo, sono stati considerati “ai margini” perché stranieri, fragili o dimenticati. Non sappiamo quando cambieranno le cose. Ma sentiamo che è giusto esserci. Che accendere una luce, anche piccola, può fare la differenza».
Per info o segnalare una veglia o un culto domenicale contattarci a tendadigionata@gmail.com
📍 Le città dove si veglierà in Italia, Spagna, Svizzera su:
https://www.gionata.org/inveglia/2025-2/
🎥 Perché veglieremo – Interviste video:
https://www.gionata.org/inveglia/storia/
📊 Numeri, storie e vittime dell’omotransfobia in Italia:
https://www.omofobia.org/