Mia nonna e i gay. Diario assolutamente sincero di un indiano part-time

Testo di Sherman Alexie* tratto da The Absolutely True Diary of a Part-Time Indian (2007), liberamente tradotto da Anna C.

[Mia nonna] era incredibile. Era la persona più incredibile al mondo. Sapete qual era il pregio di mia nonna? Era tollerante. So che è una cosa spassosa da dire sulla propria nonna.
Cioè, quando la gente loda la propria nonna, soprattutto le nonne indiane, di solito dice cose come, “Mia nonna era molto saggia” e “Mia nonna era molto gentile” e “Mia nonna ha visto molte cose”.

E, sì, mia nonna era intelligente e gentile e aveva visitato circa 100 diverse riserve indiane, ma non sapeva cosa farsene della sua generosità. Il dono più grande di mia nonna era la tolleranza.

Oggi come ieri, gli indiani sono abituati ad essere perdonati per qualsiasi eccentricità. In realtà, le persone bizzarre venivano sempre lodate. Gli epilettici spesso erano sciamani in quanto la gente credeva che Dio mandasse attacchi-visioni a quelli più fortunati. Anche i gay venivano visti come esseri magici.

Cioè, come in molte culture, gli uomini venivano visti come guerrieri e le donne venivano viste come caregiver (persone che forniscono assistenza ai malati). Ma i gay, essendo sia maschi che femmine, venivano visti sia come guerrieri sia come caregiver.

I gay potevano fare qualsiasi cosa. Erano come coltellini svizzeri!  Per mia nonna non avevano senso tutti quei pestaggi e l’omofobia verso i gay nel mondo, soprattutto tra altri indiani. “Caspita”, disse. “A chi importa se un uomo vuole sposare un altro uomo? L’unica cosa che voglio sapere è chi raccoglierà tutti i calzini sporchi?

Ovviamente, sin da quando i bianchi hanno messo a nudo e si sono portati dietro la loro cristianità e le loro paure per l’eccentricità, gli indiani hanno perso gradualmente tutta la loro tolleranza. Gli indiani sanno essere critici e odiosi proprio come qualsiasi bianco. Ma non mia nonna.

* Sherman Joseph Alexie Jr. è uno scrittore, poeta e sceneggiatore statunitense particolarmente legato alle tradizioni delle tribù indiane del Nordamerica, infatti molti suoi romanzi sono ambientati all’interno delle riserve dei nativi  e presentano occasionali o continue apparizioni della cultura dei pre-colombiani  come in The Absolutely True Diary of a Part-Time Indian pubblicato in Italia da Rizzoli nel 2008 con il titolo di Diario assolutamente sincero di un indiano part-time (il libro è in vendita anche presso Libreria Claudiana di Firenze con lo sconto del 10% ed invio postale in tutta Italia, solo per i lettori di gionata.org)

Testo originale: Like Swiss Army Knives!