Misericordia io voglio e non sacrifici! (Matteo 12:1-8)
Riflessioni di don Fabio
“Non giudicate e non sarete giudicati; non condannate e non sarete condannati; perdonate e vi sarà perdonato.” (Luca 6:37)
Matteo 12:1-8: “Se aveste compreso che cosa significhi: ‘Misericordia io voglio e non sacrifici’, non avreste condannato persone senza colpa”.
Mi vengono i brividi a rileggere e meditare queste parole… Quante persone innocenti, senza colpa, vittime di pregiudizi, di ignoranza, di invidia, di cattiveria, di gelosia… sono state condannate e messe a morte. Ancora oggi, purtroppo, si ripetono scene di condanna e di esclusione, senza tenere in minima considerazione ciò che Gesù ha più volte ribadito: “Misericordia io voglio e non sacrifici!”.
Tutte le norme, tutte le leggi, siano esse civili o religiose, dovrebbero avere come filo rosso, come base, come fondamento, questo principio minimo ed essenziale, che è il bene della persona. Il venerdì per i musulmani, il sabato per gli ebrei, la domenica per noi cristiani, sono pensati per custodire la persona… e non il contrario.
L’osservanza di questi precetti dovrebbe aiutarci ad essere più umani. Lo scopo ultimo è precisamente quello di vivificare chi li osserva… non mortificarli. Se questi precetti non ci aiutano a raggiungere questo scopo… vanno ripensati e riformulati, affinché siano utili allo scopo per cui Dio li ha dati: Misericordia io voglio e non sacrifici!
Con affetto, Fabio!