Moltiplicare le benedizioni moltiplica le testimonianze d’amore

Una persona, con una stola arcobaleno, benedice l ‘unione di due uomini sorridenti. Nessun scandalo, solo la gioia di due vite che si incontrano. Sopra, la frase che rovescia interi secoli di malintesi:
“Quando qualcuno cerca di toglierti i tuoi diritti, si chiama persecuzione.
Quando qualcun altro ottiene gli stessi diritti che già hai tu, si chiama condivisione.”
L’ironia della vignetta di Nakedpastor* ci ricorda che l’amore non è una risorsa da difendere, ma un dono da moltiplicare. Nel suo disegno, la benedizione non è un atto di potere, ma un gesto di comunione, come quelli che il Vangelo ci mostra continuamente: Gesù che posa le mani su chi è stato escluso, che tocca, guarisce, benedice senza domandare nulla in cambio (Mc 10,16).
Alla luce della Dichiarazione “Fiducia supplicans” (Dicastero per la Dottrina della Fede, 2023), anche la Chiesa cattolica riconosce che ogni persona può sentirsi “sempre pellegrina, sempre mendicante, sempre amata e, malgrado tutto, sempre benedetta”. In queste parole, che valgono per tutti, risuona il cuore del Vangelo: Dio non ritira la sua benedizione, la rinnova ogni volta che qualcuno osa amarsi con sincerità.
E se le benedizioni “non ritualizzate” di cui parla il documento non hanno la forma del sacramento, conservano però la sostanza di ciò che è più evangelico: l’invocazione dello Spirito che scende su ciò che è vero, buono e degno di essere custodito (cfr. Fiducia supplicans, §31).
La teologia queer ci aiuta a leggere questo gesto come una crepa nella norma, uno spazio dove la grazia può passare: perché Dio non teme l’amore, lo abita.
E così, questa vignetta — con la sua ironia evangelica — ci ricorda che condividere non è una minaccia, ma un miracolo.
Un piccolo, coloratissimo miracolo arcobaleno.
* David Hayward, conosciuto come Naked Pastor, è un ex pastore canadese che attraverso vignette semplici e ironiche mette a nudo (da qui il nome) le contraddizioni delle chiese e dei rapporti umani. Le sue pecore bianche e arcobaleno sono diventate un simbolo internazionale di inclusione, fede e libertà spirituale.

