Mons. Fisichella, delegato del Papa per il Giubileo: “nessuno, dalle associazioni di persone omosessuali ai più poveri, sarà escluso”
Intervista di Cristina Cabrejas pubblicata sul sito dell’Agencia EFE (Spagna) il 23 dicembre 2024, liberamente tradotta dai volontari del Progetto Gionata
Monsignor Rino Fisichella, delegato di Papa Francesco per l’organizzazione del Giubileo, ha assicurato in un’intervista a EFE, a pochi giorni dall’inizio di questo importante evento per la Chiesa cattolica, che nessuno, dalle associazioni di persone omosessuali ai più poveri, sarà escluso dal grande evento che si celebra ogni 25 anni.
Recentemente è stata inserita nel calendario ufficiale del Giubileo, che prevede centinaia di eventi, il pellegrinaggio dell’associazione “La tenda di Gionata”, che accompagna i cattolici omosessuali e le loro famiglie.
“Includiamo nel calendario tutti coloro che ci chiedono di vivere un’esperienza di fede. Chiediamo solo un’esperienza di pellegrinaggio e di fede, quindi non vedo perché qualcuno debba essere escluso”, spiega Fisichella.
“Ci saranno persone che verranno a Roma a piedi, in canoa, in bicicletta e in tanti altri modi. Quindi, se un’associazione che svolge pastorale per gli omosessuali vuole vivere questa esperienza di fede, credo che debbano trovare nel Giubileo un’accoglienza adeguata anche per loro”, aggiunge.
Il Giubileo non dimenticherà i poveri
Fisichella sottolinea che il Giubileo darà particolare attenzione ai poveri, che, a differenza di molti turisti, non porteranno denaro nella grande macchina dell’evento. Un evento specifico sarà dedicato a loro, e si prevede l’arrivo di molti da tutta Europa per vivere questa esperienza. Roma, inoltre, si sta preparando con quattro strutture per accogliere i più bisognosi: “Anche loro devono essere al centro dell’attenzione della Chiesa e quindi del Giubileo”.
Il significato del Giubileo
Il 24 dicembre, con l’apertura della Porta Santa nella Basilica di San Pietro, inizierà ufficialmente il Giubileo. Attraverso questa porta passeranno i pellegrini per ricevere l’”indulgenza plenaria”, cioè il perdono di tutti i peccati. Fisichella spiega il significato dell’indulgenza: “Capisco che per i nostri contemporanei sia una parola strana, che non si usa mai, ma è sinonimo di misericordia e perdono. I Giubilei servono a vivere un’esperienza di vicinanza con Dio, del suo amore e del suo perdono”.
Per i cattolici, il Giubileo rappresenta un momento per “fermarsi, riflettere, pensare alla propria vita, comprendere dove si sta andando e, dopo questo, riprendere il cammino come pellegrini”.
Roma e l’esperienza unica del Giubileo
Durante i preparativi, i romani e i turisti hanno affrontato numerosi disagi dovuti ai lavori nella capitale. Tuttavia, secondo Fisichella, questi interventi renderanno Roma “più accogliente”. I pellegrini torneranno a casa con “una doppia esperienza: una profonda esperienza di fede e preghiera, ma anche la bellezza unica che questa città offre”.
Un Giubileo in tempi di guerra e speranza
In un contesto segnato da conflitti, Fisichella afferma che “le esigenze di speranza si sentiranno ancora più forti”, non solo per chi vive le guerre, ma per tutti coloro che soffrono. Ricorda, ad esempio, le recenti inondazioni nella zona di Valencia, in Spagna, dove “ci sono ancora persone che soffrono e che hanno bisogno di ritrovare una vera speranza per il futuro”.
Eventi e partecipazione del Papa
Tra gli eventi previsti, spicca l’arrivo di un milione di giovani per il Giubileo a loro dedicato, oltre alla novità del Giubileo per gli adolescenti e quello per le confraternite, in cui la Spagna avrà un ruolo centrale.
Papa Francesco sarà presente in tutto: “Sarà un impegno molto duro per lui, ma non si è tirato indietro. Quando gli ho presentato il programma, ha partecipato con suggerimenti e mi ha detto chiaramente: ‘Non mi tiro indietro'”.
Testo originale: El delegado del papa para el Jubileo dice que nadie será excluido del gran evento católico