Nelle chiesa tedesca si discute di catechismo e sessualità
Articolo pubblicato sul sito della Catholic News Agency* (Stati Uniti) il 4 marzo 2022, liberamente tradotto da Giacomo Tessaro
Il presidente della Conferenza Episcopale Tedesca ha auspicato dei cambiamenti nella dottrina cattolica riguardante il sesso fuori dal matrimonio e l’omosessualità.
In un’intervista al periodico tedesco Bunte monsignor Georg Bätzing si è dichiarato d’accordo con il giornalista, secondo cui nessuno aderirebbe alla dottrina ufficiale secondo la quale il sesso andrebbe praticato solamente nel contesto del matrimonio. Il vescovo ha commentato “È vero, e in qualche modo il Catechismo dovrà cambiare. La sessualità è un dono di Dio, non un peccato”.
Le relazioni omosessuali sono lecite? Il prelato risponde “Sì, lo sono se si svolgono nella fedeltà e nella responsabilità. Esse non danneggiano la relazione con Dio”. Il vescovo di Limburgo aggiunge poi “Cosa la gente fa nella sua intimità non è affar mio”, e che nessun dipendente delle istituzioni cattoliche dovrebbe temere di perdere il proprio lavoro per via della sua omosessualità.
Il teologo tedesco Martin Brüske, parlando con la filiale di lingua tedesca della nostra agenzia, critica aspramente le parole di monsignor Bätzing: “Le sue argomentazioni sono fallaci. Afferma che il Catechismo, e quindi la Tradizione della Chiesa, in qualche modo dicono che la sessualità è peccaminosa. Vorrei sapere dove ha trovato simili affermazioni nel Catechismo e nella Tradizione”.
La Chiesa, anzi, ha sempre rigettato come erronei simili punti di vista: “Opponendo a tale falsa asserzione una seconda asserzione, secondo la quale la sessualità senza restrizioni sarebbe un dono di Dio, si riduce a zero la riflessione etica. Secondo questa logica, non ci sarebbe più nessun bisogno di chiarire, o distinguere, in che modo la sessualità viene praticata. Non esiste più nessuna distinzione atta a comprendere se il comportamento sessuale è egocentrico, oppure esprime donazione reciproca”.
Brüske sottolinea il fatto che la dottrina morale della Chiesa stabilisce che la sessualità si esprime solamente nell’amore coniugale tra un uomo e una donna. Come afferma il Catechismo: “La sessualità, mediante la quale l’uomo e la donna si donano l’uno all’altra con gli atti propri ed esclusivi degli sposi, non è affatto qualcosa di puramente biologico, ma riguarda l’intimo nucleo della persona umana come tale” [n. 2361]; “Gli atti coi quali i coniugi si uniscono in casta intimità, sono onorevoli e degni, e, compiuti in modo veramente umano, favoriscono la mutua donazione che essi significano, ed arricchiscono vicendevolmente in gioiosa gratitudine gli sposi stessi” [n. 2362].
Secondo Brüske, abbandonare la concezione del matrimonio sacramentale come luogo esclusivo della sessualità tra un uomo e una donna significherebbe abbandonare il Vangelo per abbracciare la cultura contemporanea: “Gli abissi della cultura contemporanea sono assolutamente sottovalutati, in particolare penso all’attuale sociologia del desiderio, dove la sessualità delle persone viene spesso violata”.
Secondo Martin Brüske, un esperto di etica che insegna in Svizzera, i primi cristiani, orientati verso Gesù, si trovavano in radicale contrasto con la cultura del tempo: “Proprio per questo motivo [il cristianesimo] attraeva, e aiutava le persone ferite a trovare la guarigione”. Monsignor Bätzing sembra non capirlo: “È del tutto cieco sia di fronte alle origini, che di fronte al presente. Per questo sono triste e perplesso, e anche un po’ arrabbiato, perché una simile ingenuità non è davvero concepibile”.
Nella sua intervista monsignor Bätzing si è anche espresso a favore dell’abolizione del celibato ecclesiastico e dell’ordinazione delle donne, posizioni care al Cammino Sinodale tedesco.
Secondo Brüske, lungi dal fare il moderatore, “il presidente della Conferenza Episcopale si identifica senza incertezze con coloro che vogliono la revisione totale della morale sessuale, l’abolizione del celibato, l’ordinazione delle donne”; già il Cammino Sinodale è controverso, ma che sia il presidente ad avanzare certe proposte, è davvero problematico, conclude il teologo.
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Testo originale: German Catholic bishops’ leader calls for change to Catechism on sexuality