Noi cristiani LGBT del Progetto Ruah in cammino nel Pride di Trieste
Riflessioni pubblicate dal Progetto Ruah, cristiani credenti omosessuali di Trieste, Friuli Venezia Giulia e Veneto Orientale
Siamo ancora tutti elettrizzati dall’FVG Pride che si è tenuto a Trieste lo scorso sabato 8 giugno 2019. Ci sembra che non si sia trattato del “solito” Pride. Per prima cosa – riprendendo il messaggio di Antonella Nicosia, presidente dell’Arcigay Arcobaleno Trieste/Gorizia – non è stato solo un “gay” Pride, ma una celebrazione davvero plurale delle minoranze, in cui le persone hanno camminato insieme per i diritti di tutte e di tutti, ricordando la dignità e la libertà di ogni essere umano.
Nello specifico, per la nostra associazione, questo Pride ha portato uno sguardo nuovo sul nostro essere in cammino. Sfilare tenendo in mano per la prima volta uno striscione che dichiarava il nostro essere credenti ha intercettato molti sguardi, alcuni curiosi, altri complici, qualcuno era anche perplesso, qualcun altro piacevolmente sorpreso. In tutti questi sguardi abbiamo riconosciuto il vero motivo per cui eravamo lì: tornare a testimoniare la possibilità di dirsi Figli di Dio così come siamo. In questo riconosciamo che forse quel giorno abbiamo arricchito di senso il nostro camminare e il nostro essere generativi. Qualcuno ci ha fatto notare che eravamo una minoranza dentro la minoranza, potenzialmente doppiamente discriminati, ma al tempo stesso siamo stati riconosciuti come segno sia da persone non credenti o in ricerca, sia da cristiani che hanno accolto con gioia la nostra presenza.
A sfilare con noi c’erano amici sia cattolici che delle chiese riformate che in questi anni hanno condiviso con noi il cammino, e questo – oltre a riempirci di gioia – è stata l’ennesima conferma che siamo parte di una grande famiglia. Davanti a noi il carro delle famiglie dell’AGEDO (Associazione Genitori di Omosessuali) che, oltre ad accompagnarci con la musica, ci hanno dato una grossa carica con i loro messaggi di speranza per tutti quei figli LGBT che faticano nel rapporto con le proprie famiglie d’origine.
In questi giorni abbiamo anche ricevuto un messaggio di un caro amico che accogliamo come una direzione nella quale andare: “Mi piacerebbe che arrivasse il giorno in cui, quando si parla di “riparatorio” ci si riferisca all’altro significato verbale, quello di “proteggere”, “custodire”, come fa una tettoia che fa ombra a chi è più esposto alle intemperie”
Ed è con questo spirito di custodia per le persone più fragili e per chi chiede uno spazio di confronto autentico ed alla luce del sole che intendiamo portare avanti le nostre attività. Per concludere vi lasciamo con alcuni commenti post Pride arrivati a Progetto Ruah:
– Tra di noi c’è una nutrita componente di omosessuali, lesbiche, bisessuali e transgender cristiani che meritano il nostro rispetto.
– Ringrazio Dio di avermi fatto lesbica. Lo ringrazio perché se non lo fossi, non avrei trovato compagni di strada come voi
– Nel mio confuso e contraddittorio modo di rapportarmi alla spiritualità non posso che provare ancora più stima e affetto per chi ha deciso di seguire una fede sincera, autentica e non strumentale come le persone conosciute nel Progetto Ruah.
– Il conoscervi e l’esservi vicina in momenti come anche quello del Pride mi permette di cogliere e di apprezzare un altro riflesso di quella preziosa perla che è la Vita.
– Grazie a voi per la bellissima, colorata, allegra e partecipata festa. È stato un piacere ed un momento di crescita importante. Lo sfilare con voi mi ha permesso di apprezzare molto la moltitudine di persone, giovani, bambini e famiglie che hanno condiviso con noi la testimonianza ed il percorso, in questa città che amo e che ha dato il suo contributo alla riuscita della giornata.
– È stato davvero un Pride importante! E farlo nella propria città, poter sfilare la propria ‘dignità’ insieme ad amici, colleghi e tanta gente è stato incredibile!
– Ma come sono contento! Quanta libertà e luce viene dalla determinazione di essere se stessi e di non nascondersi più. E non si tratta solo dell’omosessualità! … non nascondere la mia umanità, il mio essere persona in cammino con tutti voi!
– É stato bellissimo stare vicino a voi al Pride!!!!!