“Non le sarà dato alcun segno…” (Luca 11:29-32)
Riflessioni bibliche di Mauro Leonardi*, prete e scrittore
Malvagio è una persona che non vede bene, e non vediamo bene tutte le volte che cerchiamo qualcosa d’altro nell’amore che non sia l’amore stesso, come se, nei doni che riceviamo, fossimo felici più del dono in sé che dell’affetto che esso rappresenta: e invece il vero regalo è l’unione intima dei cuori che ne risulta. È ciò che non muore, che non si rompe e che non può avere fine e che Gesù ci invita a custodire e nutrire con fede e cura.
Dal Vangelo secondo Luca 11:29-32
In quel tempo, mentre le folle si accalcavano, Gesù cominciò a dire:
«Questa generazione è una generazione malvagia; essa cerca un segno, ma non le sarà dato alcun segno, se non il segno di Giona. Poiché, come Giona fu un segno per quelli di Nìnive, così anche il Figlio dell’uomo lo sarà per questa generazione.
Nel giorno del giudizio, la regina del Sud si alzerà contro gli uomini di questa generazione e li condannerà, perché ella venne dagli estremi confini della terra per ascoltare la sapienza di Salomone. Ed ecco, qui vi è uno più grande di Salomone.
Nel giorno del giudizio, gli abitanti di Nìnive si alzeranno contro questa generazione e la condanneranno, perché essi alla predicazione di Giona si convertirono. Ed ecco, qui vi è uno più grande di Giona».
* Mauro Leonardi (Como 1959) è sacerdote dal 29 maggio 1988 e da allora abita a Roma. Passa molte ore della sua giornata a fare il prete e predilige costruire ponti piuttosto che innalzare muri. Da anni scrive racconti, articoli, saggi e libri che ruotano intorno al rapporto tra l’uomo e Dio. Autore del blog Come Gesù. Abelis (Lindau) è il suo ultimo romanzo. I volontari del Progetto Gionata lo ringraziano per aver voluto condividere con noi queste sue riflessioni sulla Parola.