‘Oggi è possibile vivere con l’HIV!’. La mia storia
Testimonianza di Frédéric (Francia) tratta da Têtu+, guida sull’HIV, del 19 novembre 2008, p.10, liberamente tradotta da Silvia Renghi
Tutto cominciò con un annuncio delicato come un carro armato dopo una donazione di sangue fatta al servizio nazionale.
Il medico militare lo convocò in infermeria per dirgli che era sieropositivo. “Ha poco tempo per vivere, annunciò a Frédéric, quindi ne approfitti.” Non aggiunse una parola. Il giovane uomo si ritrovò di colpo escluso dal gruppo: “Sono stato messo da parte, senza occupazione, prima di essere riformato.”
Più di dieci anni anni dopo, si ricordò della sua contaminazione, nel 1993, all’epoca del suo primo rapporto sessuale. Il suo partner sapeva di essere portatore del virus e aveva rapporti non protetti. “Mi ha rovinato la vita”, dice, calmo, Frédéric.
Parla della mancanza d’ informazione di un giovane gay e provinciale e sopratutto di un vecchio cliché: “Nella mia testa, all’epoca, un sieropositivo era qualcuno che stava molto male. Pensavo che fosse necessariamente così.”
Alla ricerca di sostegno, bussò alla porta delle associazioni assistenziali di Bourges. Lotte di potere interne lo delusero. Fortunatamente, la sua strada incrociò dopo breve tempo quella di una volontaria dal cuore grande, Marie-France. “A lei devo l’essere ancora in vita. Mi facevo gradualmente travolgere dalla depressione. Questa donna mi ha aiutato ad uscire da una spirale di sofferenza.”
Il suo impegno volontario lo ha accompagnato nel difficile percorso ospedaliero, dove le persone muoiono in un’estrema solitudine. A parte questo, Frédéric ha vissuto due belle storie di coppia. Gli pesa il suo attuale celibato: “Credo che essere sieropositivo nel 2008, ahimè, significa “mandare a monte” le storie d’amore. I ragazzi vogliono smettere di usare il preservativo e io non posso.”
A volte si dice che sarebbe più semplice incontrare un sieropositivo. “Forse eviterebbe anche delle disillusioni…”
Salute a parte, va tutto bene. Mantiene un rapporto di fiducia e di qualità con i suoi due medici, un medico generico in città e un altro in ospedale. Si sente in forma, si allena e fa stretching. Perché testimoniare? “Perché parlo apertamente. Dico ciò che sono, non voglio nascondere nulla a un potenziale amante, per esempio.” L’idea che i sieropositivi siano ancora costretti a nascondersi non gli piace molto. Frédéric vuole aiutare i giovani prendendo la parola: “Voglio dire che è possibile vivere con l’HIV”.
Mi sarebbe piaciuto leggere una testimonianza come questa al momento della mia contaminazione.” Volevo essere utile ed ora è cosa fatta.
Titolo originale: Frédéric: ‘Il est possible aujourd’hui de vivre avec le VIH’