Omosessualità. Il rumoroso silenzio dei cattolici alle domande del Sinodo 2015
Riflessioni inviateci da Maurizio
Sto riflettendo sul questionario con le domande per il prossimo Sinodo dei Vescovi 2015. Per la verità mi domando perché tra i cattolici non se ne parli. Comunque chiunque può inviare le proprie risposte, a tutte o ad alcune domande del questionario, direttamente al proprio vescovo, ovviamente firmandosi per esteso e non in modo anonimo. Tra le 46 domande proposte c’è nè una riservata alla “pastorale verso le persone con tendenza omosessuale”, la n°40, che recita:
«La cura pastorale delle persone con tendenza omosessuale pone oggi nuove sfide, dovute anche alla maniera in cui vengono socialmente proposti i loro diritti.
Come la comunità cristiana rivolge la sua attenzione pastorale alle famiglie che hanno al loro interno persone con tendenza omosessuale? Evitando ogni ingiusta discriminazione, in che modo prendersi cura delle persone in tali situazioni alla luce del Vangelo? Come proporre loro le esigenze della volontà di Dio sulla loro situazione?»
Ovviamente la domanda su questa questione “scottante” chi sa perché è stata eliminata dal questionario proposto da alcune diocesi italiane, vabbé, sono scelte.
Intanto diversi comitati dei Giuristi per la Vita intendono rispondere a questa, e ad altre domande, ovviamente offrendo la loro risposta, che si può ben immaginare. Credo che se Giuristi per la Vita e altri gruppi affini faranno così in ogni Diocesi d’Italia, al Sinodo, avranno risposte molto particolari e parziali.
Chissà se a livello di altre realtà cattoliche si è pensato di offrire altre risposte, in modo da non dare ai Vescovi in Sinodo l’idea che la risposta a queste domande è solo di un certo tipo.
Se leggono solo un certo tipo di risposte, sarà difficile che poi i Padri Sinodali possano sviluppare una riflessione un po’ più aperta sull’argomento. Certo Giuristi e Sentinelle intaseranno con le loro risposte il Sinodo, speriamo che anche gli altri credenti faranno la loro parte per offrire almeno un altro punto di vista.
Rifletto come nel contesto dei gruppi cattolici italiani si faccia spesso “molto rumore per nulla” e poi ci sia questo rumoroso silenzio su questi temi “importanti”. Spero davvero che i gruppi e i singoli credenti, anche questa volta, facciano sentire la loro voce.
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