Papa Francesco nel suo libro rinnova gli inviti all’inclusione delle persone LGBT+
Articolo di Michael J. O’Loughlin* pubblicato sul sito cattolico Outreach (USA) il 14 gennaio 2025, liberamente tradotto dai volontari del Progetto Gionata
“Tutti nella Chiesa sono benvenuti, comprese le persone divorziate, comprese le persone omosessuali, comprese le persone transgender”, scrive Papa Francesco nel suo nuovo libro, Hope: The Autobiography (“Spera. L’autobiografia” di Jorge Mario Bergoglio, curato da Carlo Musso, Mondadori editore, 2025)
Libro di circa 300 pagine, scritto con Carlo Musso, che ora è stato tradotto e pubblicato in inglese.
Il progetto del libro è iniziato nel 2019 e la pubblicazione era prevista solo dopo la morte del Papa, ma la data di pubblicazione è stata anticipata per coincidere con l’anno del Giubileo. Sebbene il libro contenga molti aneddoti sulla vita personale di Bergoglio, alcuni commenti hanno notato che offre pochi spunti di riflessione sulle decisioni che ha preso come Papa.
Le riflessioni di papa Francesco che affrontano esplicitamente il ruolo delle persone LGBT+ nella Chiesa sono limitati a poche pagine e molto di questo materiale sembra essere tratto da dichiarazioni o precedenti commenti del Papa. Nel complesso, però, si tratta di una riaffermazione degli sforzi del Papa per rendere la Chiesa cattolica più accogliente nei confronti delle persone LGBT+, pur nei limiti dell’insegnamento ecclesiastico sul genere e sulla sessualità.
Incontri con i cattolici transgender
Papa Francesco ricorda anche uno dei dei suoi incontri con i gruppi di persone transgender, ricordando come in un caso alcune persone trans abbiano lasciato l’incontro in lacrime dopo che il Papa ha preso le loro mani e le ha abbracciate.
“Come se avessi fatto qualcosa di eccezionale per loro”, scrive il Papa. “Perchè sono figlie di Dio!”.
Francesco ha aggiunto che le persone transgender devono poter accedere ai sacramenti come tutti gli altri credenti, e ribadisce la sua affermazione che le persone transgender possono essere battezzate, servire come padrini o testimoni di nozze.
“Possono ricevere il battesimo alle stesse condizioni degli altri credenti e possono svolgere le funzioni di padrini alle stesse condizioni degli altri, e allo stesso modo possono essere testimoni di un matrimonio”, scrive. “Nessuna disposizione della legge canonica lo vieta”.
Opposizione alle leggi di criminalizzazione
Il Papa ribadisce la sua opposizione alla criminalizzazione dell’omosessualità, che è ancora una realtà in decine di Paesi. L’omosessualità, scrive, “non è un crimine, è un fatto umano, e la Chiesa e i cristiani non possono rimanere indifferenti di fronte a questa ingiustizia criminale, né possono rispondere a cuor leggero”.
Per quanto riguarda le persone omosessuali in senso più ampio, il Papa scrive: “Dio Padre le ama con lo stesso amore incondizionato, le ama così come sono, e le accompagna nello stesso modo in cui fa con tutti noi: essendo con loro vicino, misericordioso e tenero”.
Le persone LGBTQ rifiutate dalla Chiesa
Francesco si scusa anche con i cattolici LGBT+ che hanno subito il rifiuto della Chiesa cattolica, affermando che durante il suo sacerdozio ha “sempre accolto e accompagnato questi fratelli e sorelle allo stesso modo degli altri”.
Ma riconosce che non tutti i cattolici LGBT+ hanno avuto lo stesso tipo di risposta pastorale.
“Se alcune persone hanno avuto un’esperienza personale di ‘rifiuto nella Chiesa’, vorrei che sapessero che si è trattato del rifiuto di una sola persona nella Chiesa: perché la Chiesa è una madre che chiama e riunisce tutti i suoi figli”, scrive il Papa, un sentimento che ha espresso al sito Outreach in una breve intervista del 2022.
Condanna della “teoria del gender” e della maternità surrogata
Francesco ribadisce anche il suo punto di vista sul gender, scrivendo che “ogni colonizzazione ideologica è estremamente pericolosa, come la teoria del gender che cerca di cancellare le differenze con il pretesto di rendere tutti uguali”. Nella stessa sezione, il Papa condanna ancora una volta la maternità surrogata, che secondo lui è uno sfruttamento e “danneggia gravemente la dignità della donna e del bambino”.
Ma Francesco inquadra la sua opposizione alla “teoria del gender” come una difesa della diversità, scrivendo che “annullare la differenza, alla fine, significa annullare l’umanità”.
Benedizioni per le coppie dello stesso sesso
Riflettendo su “Amoris Laetitia”, l’esortazione apostolica del 2016 sulla vita familiare che ha aperto la porta alla comunione per i cattolici che vivono in situazioni irregolari, compresi i divorziati e risposati e le persone che hanno relazioni dello stesso sesso, Francesco ha deplorato il fatto che “i peccati sessuali tendono a suscitare più clamore da parte di alcune persone”.
“Ma in realtà non sono i più gravi. Sono peccati umani, della carne”, ha scritto Francesco. “I più gravi, al contrario, sono i peccati che hanno più ‘angelicità’, che si vestono di un’altra veste: orgoglio, odio, falsità, frode, abuso di potere”.
Si lamenta dell’apparente doppia morale quando si tratta delle benedizioni offerte dalla Chiesa.
“È strano che nessuno si preoccupi della benedizione di un imprenditore che sfrutta le persone, e questo è un grave peccato, o di qualcuno che inquina la nostra casa comune”, scrive, “mentre c’è uno scandalo pubblico se il Papa benedice una donna divorziata o un omosessuale”.
“L’opposizione all’apertura pastorale spesso svela queste ipocrisie”, ha aggiunto il Papa.
*Michael J. O’Loughlin è il direttore esecutivo di Outreach e autore del libro “Hidden Mercy: AIDS, Catholics, and the Untold Stories of Compassion in the Face of Fear”. In precedenza è stato corrispondente del settimanale cattolico America.
Testo originale: Pope Francis repeats calls for LGBTQ inclusion in new book