Perché i cristiani hanno paura del matrimonio gay?
Riflessioni di Susan Cottrell pubblicate sul blog FreedHearts il 27 giugno 2013, liberamente tradotte da Claudia Ariaans
Un gruppo di evangelici prominenti ha dichiarato recentemente che nel caso il matrimonio egualitario diventasse legge, applicherebbe la disobbedienza (civile).
Questi meticolosi seguaci della Bibbia e timorati di Dio hanno convinzioni così forti riguardo al matrimonio omosessuale che sono disposti a contravvenire a questa legge con la quale non sono d’accordo.
Io capisco, davvero, la loro dedizione a una cosa che vada contro i loro principi più profondi. Ho soltanto una domanda: Di che cosa hanno tanto paura?
Credo abbiano paura che i principi sui quali, secondo loro, si basa questa nazione, cadranno, lasciandoli esposti a una cultura che apparentemente si corrode.
Vogliono avere la sicurezza di un insieme di regole alle quali ubbidire, e alle quali far ubbidire gli altri, per assicurarsi la benedizione di Dio. Hanno il timore, se si fossero sbagliati su questo, di scoprire su quale altre cose potrebbero aver torto.
Mi rammarico molto del dover informare i Cristiani di questo, ma il matrimonio è stato ridefinito già svariate volte. Il matrimonio non prevede più la possibilità della poligamia, nonostante ciò fosse permesso durante il Vecchio Testamento, ed in realtà non è mai stato condannato. (Dio condannava le moglie straniere di Salomone – perché lo avrebbero portato a dei stranieri – però non ha mai condannato la sua poligamia).
Il matrimonio non significa più l’acquisto di una sposa come se fosse una proprietà, come era invece prassi durante il Vecchio Testamento (nonostante il fatto che Gesù abbia sempre trattato le donne con grande rispetto, Lui non ha mai messo fine alla pratica di acquistare la sposa).
Paesi nel mondo in cui queste pratiche resistono vengono da noi considerati incivili, non è vero? (La nostra comprensione di “famiglia” si frantuma se pensiamo a chi erano le persone con i quali i figli di Adamo ed Eva avrebbero dovuto crescere e moltiplicarsi, quando erano le uniche persone sulla terra.)
Quindi, cosa temono veramente? Temono un mondo fuori controllo. Hanno paura se non mantengono la posizione sul “peccato” nel mondo, cosa, tra l’altro, che Gesù non ci ha mai insegnato a fare, di essere a rischio loro stessi. In verità, temono un Dio giudice ed imprevedibile, piuttosto che comprendere il Dio che è sorprendente nella pienezza della Sua grazia.
Da Cristiani, spesso crediamo inconsciamente, che se obbediamo alle regole, Dio ci proteggerà e non permetterà che ci succeda niente di terribile. Questa sensazione di controllo ci consola, ma in realtà è una illusione.
Se invece di guardare le regole, guardassimo la compassione di Cristo? Se guardassimo le cose sorprendenti che Gesù ha fatto – accogliere esattori delle tasse, prostitute e Samaritani, e “dare a Cesare quel che è di Cesare”?
Se solo riuscissimo a fidarci che Lui si prende cura di noi e ci dimostra l’ampiezza del Suo amore, potremmo riposarci nel modo in cui ci ha detto che potremmo riposare.
Potremmo avere pace al di là di ogni immaginazione. Potremmo essere il segno dell’amore dal quale Lui ha detto saremmo stati riconosciuti come i Suoi seguaci.
Testo originale: Christians, Why Are You Afraid of Gay Marriage?