Perché i protestanti conservatori si oppongono ai diritti degli omosessuali, mentre i protestanti liberali no?
Scheda di BA Robinson tratta da Religioustolerance.org (Canada) del 8 dicembre 2005, liberamente tradotta da Laura C.
(Negli Stati Uniti) gli appartenenti alla Convenzione Battista del Sud (insieme ad altre denominazioni all’interno dell’ala conservatrice del protestantesimo) e alla United Church of Christ, (con altri gruppi di fede liberale), si considerano ugualmente cristiani.
Tutti usano i contenuti della Bibbia come fondamento principale delle loro convinzioni. Perché dunque hanno raggiunto conclusioni così diverse sull’omosessualità?
Soprattutto riguardo a:
-la moralità o l’immoralità del comportamento omosessuale;
-la possibilità per gli omosessuali sessualmente attivi di essere ammessi o meno a far parte del clero;
-la possibilità per le coppie dello stesso sesso di vedere le proprie relazioni riconosciute da un rituale ecclesiastico simile alla cerimonia del matrimonio;
– il permesso per le coppie omosessuali di sposarsi in chiesa dove ciò sia legale.
Comprendere le diverse dottrine
Un approccio possibile per comprendere queste differenze di opinione è quello di considerare in che modo ogni ala del protestantesimo sviluppi le proprie credenze religiose.
Se espresse dalle denominazioni individuali, le convinzioni di tali gruppi sono per lo più basate su una mescolanza di quattro fattori.
Nel caso dell’omosessualità ciò include:
– quello che la Bibbia dice sul comportamento omosessuale;
– la posizione storica della propria denominazione ecclesiastica sull’omosessualità;
– l’osservazione personale e l’esperienza che proviene dai propri legami con persone omosessuali;
– lo studio razionale;
– i risultati delle ricerche sulla genetica, la psicologia infantile, la sessualità umana, ecc.
È importante essere consapevoli del fatto che i cristiani conservatori e quelli liberali hanno una diversa considerazione di tali fattori.
In linea generale:
I conservatori fanno affidamento sul contenuto della Bibbia così come essi la interpretano. “Sola Scriptura” era una dei proclami condivisi della Riforma protestante. “Quod non est biblicum, non est theologicum” (“Quello che non è biblico non è teologico”) era uno dei suoi slogan1.
I conservatori danno molta meno importanza ai risultati della ricerca, che rifiutano perché in conflitto con la propria interpretazione della Bibbia. Affidarsi alla loro interpretazione della Bibbia può essere disastroso.
Si consideri il dibattito sulla schiavitù durante la metà del XIX secolo. In quel periodo alcune denominazioni citavano dei passaggi a sostegno dell’appartenenza degli schiavi ai beni di possesso.
I liberali danno molto più peso ai risultati della ricerca scientifica, e vogliono abbandonare l’interpretazione dei passaggi biblici in favore delle nuove analisi che armonizzano la Bibbia e le scoperte scientifiche.
Anche questo può essere talvolta disastroso. Nonostante la scienza sia per sua natura auto-correttiva, a volte alcuni scienziati sviluppano delle teorie che deviano ampiamente dalla realtà, sono inaccurate e causano danni.
Ricordiamoci sempre che a uno degli inventori delle lobotomie frontali è stato assegnato il premio Nobel per la medicina.
Tipiche opinioni protestanti sull’omosessualità
I cristiani conservatori credono che gli autori della Bibbia siano stati ispirati da Dio a scrivere testi che sono infallibili — liberi dall’errore.
Citano spesso i sette passaggi della Bibbia – spesso detti (in iglese) “clobber passages” – che sono stati generalmente utilizzati per condannare l’omosessualità.
Ne concludono di solito che la Bibbia condanna in modo chiaro e univoco il comportamento omosessuale, qualunque sia la natura della relazione:
– Genesi 19 tratta la distruzione di Sodoma e Gomorra in risposta all’omosessualità diffusa degli uomini che vivevano nelle due città.
– Levitico 18:22 e 20:13 condanna chiaramente la condotta sessuale tra persone dello stesso sesso, che viene descritta come un abominio. L’ultimo passaggio richiama effettivamente la pena di morte per gli omosessuali sessualmente attivi.
– anche vari passaggi del Deuteronomio, Giudici e Re condannano l’omosessualità.
– 1 Corinzi 6 condanna “omosessuali colpevoli”, “omosessuali”, “sodomiti” , o “coloro che abusano se stessi con gli uomini,” dipende dalla traduzione usata. Tali persone non erediteranno il regno di Dio – non andranno in paradiso dopo la morte.
– Romani 1 condanna il comportamento omosessuale sia tra uomini che tra donne.
Bennett Sims, l’ex vescovo episcopaliano di Atlanta, crede che questi versetti abbiano influito sulla formazione dell’opinione negativa sull’omosessualità dei cristiani conservatori molto più di ogni altro passaggio delle Bibbia.
Scrive in proposito: “Per la maggior parte di noi che onoriamo seriamente la Scrittura tali versetti si presentano come il testo capitale del Nuovo Testamento che proibisce inequivocabilmente il comportamento omosessuale.
In modo più proibitivo, questo testo è stato preso in considerazione per affermare che anche l’inclinazione omosessuale è da condannare, tanto che un tipo di umanità riconosciuta come ‘omosessuale’ è stata costantemente oggetto di disprezzo e discriminazione”2
– 1 Timoteo 1 contiene pensieri simili a quelli di Romani 1.
– Giuda 1:7 rinforza Genesi 19 e condanna gli uomini di Sodoma e Gomorra per il loro desiderio di fare sesso con i visitatori maschi – descritto in vari modi dai traduttori della Bibbia come “perversione”, “sensualità perversa”, “lussuria innaturale”, “concupiscenza di uomini verso altri uomini”, e “desiderio innaturale praticato”.
La loro conclusione è ovvia: l’omosessualità è condannata in modo coerente in tutta la Bibbia.
Interpretano inoltre 1 Corinzi 6 come una dimostrazione del fatto che gli omosessuali possono essere curati e convertiti all’eterosessualità essendo prima salvati.
Essi credono generalmente che il giusto approccio di un cristiano nei confronti di un omosessuale sia di convincerlo a convertirsi all’eterosessualità sia attraverso una terapia riparativa sia permettendogli di salvarsi.
Convinzioni tipiche dei protestanti liberali riguardo all’omosessualità
I cristiani liberali rigettano in generale l’ispirazione e l’infallibilità della Bibbia. Essi riconoscono che la Bibbia consiste per lo più in un testo che promuove le convinzioni in evoluzione dell’autore.
A ciò si aggiungono elementi importati dalle culture pagane vicine, un po’ di propaganda religiosa e alcuni argomenti – come l’esecuzione di vittime di stupri, minoranze religiose ed omosessuali; divorzio forzato per le coppie interconfessionali; genocidi, ecc. – che essi vedono come del tutto contrari alla volontà di Dio.
Anziché concentrarsi sui sette “clobber passages”, essi derivano le proprie convinzioni dai temi biblici dell’amore, dell’attenzione per gli altri esseri umani, dell’accoglienza e della giustizia.
Quando studiano i “clobber passages” spesso li interpretano in modo molto diverso e concludono che la Bibbia non dice niente sulle relazioni affettive, impegnate e consensuali tra persone dello stesso sesso.
Interpretazioni tipiche in questo senso:
-Genesi 19 parla dell’intento dei residenti di violentare gli stranieri.
-Levitico 18:22 e 20:13 condannano il comportamento omosessuale, ma solo nei templi pagani.
-vari passaggi del Deuteronomio, Giudici e Re condannano in realtà la prostituzione.
– 1 Corinzi 6 condanna chi molesta i bambini.
– Romani 1 parla degli eterosessuali che vanno contro la propria natura impegnandosi in comportamenti omosessuali.
– 1 Timoteo 1 contiene pensieri simili a quelli di Romani 1.
Giuda 1:7 accusa gli uomini di Sodoma di aver voluto commettere una bestialità: costringere una specie non umana – in questo caso gli angeli – a fare sesso con loro.
La loro conclusione è ovvia: la Bibbia condanna l’abuso omosessuale – lo stupro che profana i luoghi sacri, la prostituzione, l’abuso sui bambini, le bestialità e l’attività sessuale contro la propria natura fondamentale.
Non si pronuncia sull’attività sessuale tra persone dello stesso sesso all’interno di una relazione di impegno affettivo.
In generale i progressisti credono che il giusto approccio di un cristiano nei confronti dell’omosessualità sia quello di:
-aiutare gli omosessuali ad accettare il proprio orientamento come eticamente neutro, normale, naturale e immutabile.
-impegnarsi perché finisca l’oppressione dei gay, delle lesbiche e dei bisessuali
– così come i privilegi speciali degli eterosessuali – il diritto al matrimonio, ad esempio.
– rifiutare la terapia riparativa come inefficace e pericolosa.
Opinioni espresse dal vescovo episcopale John S. Spong
Waterfront Media pubblica regolarmente una newsletter in cui il vescovo emerito John S. Spong risponde alle domande a lui rivolte dal pubblico3 che si interrogava sulla crescita delle denominazioni protestanti conservatrici ed era “piuttosto disgustato dal fatto che il loro ‘amore’ nei confronti dell’umanità non includesse gli omosessuali” ed altri gruppi, chiedendo l’opinione di Spong sul futuro di tali gruppi negli Stati Uniti.4
J.S. Spong ha risposto che il fondamentalismo religioso è un meccanismo che genera sicurezza e stabilità nei propri appartenenti che vivono in una cultura che è in rapido cambiamento.
Sfortunatamente ciò richiede che alcuni gruppi vengano demonizzati. Allo stato attuale il gruppo scelto sono le persone con orientamento omosessuale.
Spong scrive: “penso che negli ultimi anni siamo entrati in un “nuovo medioevo” nel mondo occidentale, segnata dalla crescita di sistemi religiosi che cercano di costruire sicurezza incoraggiando il pregiudizio contro una vittima designata.
Sia il fondamentalismo evangelico che il cattolicesimo romano ultraconservatore oggi insediato in Vaticano sono pubblicamente caratterizzati dalla loro ostilità viscerale e disinformata verso le persone omosessuali.
Quello che gli eretici erano nel medioevo, i neri nei giorni della schiavitù e della segregazione, gli ebrei nella Germania nazista sono diventati gli omosessuali nell’isteria religiosa dei giorni nostri. Tale tipo di comportamento è sempre una risposta alla paura e ad un mondo in continuo cambiamento.
Una religione che dia sicurezza, che richieda sempre una vittima, è come una droga che ci allontana dalle situazioni difficili della vita. Non è certamente l’onda del futuro cristiano …
Oltre a ciò penso che dovremmo riconoscere che la verità e l’unità non possono essere costruite identificando una vittima che crei l’illusione dell’unità stessa contro un nemico comune.
Quando tali istituzioni dicono che Dio odia le stesse cose che odiano i suoi adoratori tutti dovrebbero essere molto sospettosi.”
“Le ere buie non durano per sempre. Tra dieci anni questa fase della nostra storia sarà di sicuro finita.
I dati scientifici e medici odierni, che presentano l’omosessualità come un aspetto perfettamente normale ma minoritario della nostra umanità, un aspetto dato e non scelto della vita, avranno messo alla prova questi pregiudizi così profondamente da farli sembrare non solo antiquati ma anche ignoranti.
Ricordiamoci che meno di un secolo fa si perseguitavano i mancini come cattivi, devianti e innaturali.
D’altro lato condivido l’enorme imbarazzo per il fatto che la chiesa Cristiana sia oggi la maggior voce dell’occidente nella persecuzione di quei membri della società il cui unico “peccato” è quello di essere nati con un orientamento sessuale diverso da quello della maggioranza.
Un giorno ci vergogneremo tremendamente dei leader cristiani della nostra generazione.”5
Se il vescovo Spong ha ragione, i fondamentalisti dovranno andare avanti lasciando da parte gli omosessuali per demonizzare un altro gruppo – forse i musulmani, le streghe, i neopagani o qualche altro gruppo religioso.
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1 James Akin, “The Practical problems of Sola Scriptura,”: http://www.cin.org/
2 “How to be true to the Bible and say ‘Yes’ to same-sex unions,”
3 si può ricevere la newsletter iscrivendosi sul sito: http://www.johnshelbyspong.com/
4 John S. Spong, “Bishop Spong Q&A on Growth of the Evangelical Community,”Beliefnet weekly mailing, 7 dicembre 2005.
Testo originale: Homosexuality and bisexuality. Why are conservative Protestants opposed to gay rights, while liberals favor equal rights for all?